STATISTICA - Istat: indagine su decessi e cause di morte

La statistica annuale sulle cause di morte rappresenta la principale fonte esaustiva delle informazioni epidemiologiche del Paese

Che cosa è

La statistica annuale sulle cause di morte rappresenta la principale fonte esaustiva delle informazioni epidemiologiche del Paese.
L’indagine ha una copertura totale e il suo campo di osservazione è costituito dall’insieme di tutti i decessi che si verificano sul territorio nazionale in un anno di calendario; vengono rilevate informazioni demosociali e di carattere sanitario per tutti i decessi verificatisi in Italia (popolazione presente). L’unità di rilevazione, coincidente con l’unità di analisi, è il singolo individuo deceduto. Le informazioni mediche contenute nei singoli certificati di morte vengono codificate in base alla ICD-10 (International Statistical Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death, X Revision) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).L’indagine è prevista e regolamentata dalle seguenti fonti normative:

  • Regolamento di Polizia Mortuaria DPR n. 285 del 1990.
  • Regolamento (CE) N. 1338/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio (del 16 dicembre 2008) relativo alle statistiche comunitarie in materia di sanità pubblica e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
  • Regolamento (CE) N. 328/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio (del 5 aprile 2011) che attua il Regolamento precedente per quanto riguarda le statistiche sulle cause di morte (il primo anno di riferimento dei dati è il 2011).

Chi risponde

Il modello è compilato da due soggetti diversi, ognuno secondo le proprie competenze:

– il Regolamento di polizia mortuaria (Decreto del Presidente della Repubblica n. 285 del 10 settembre 1990) prevede che “ogni medico in caso di decesso di persona da lui assistita o quando sia chiamato a constatare un decesso ha l’obbligo di denunciare al sindaco la malattia che a suo giudizio ne sarebbe stata la causa (…) la denuncia della causa di morte (…) deve essere fatta entro 24 ore dall’accertamento del decesso su apposita scheda di morte stabilita dal Ministero della sanità, d’intesa con l’Istituto nazionale di statistica” . Sempre secondo il Regolamento di polizia mortuaria, i modelli devono essere redatti in duplice copia;

– dopo la compilazione della parte sanitaria da parte del medico, il modello viene inviato al Comune di evento perché sia completato dall’ufficiale di stato civile, che deve fornire le informazioni sociodemografiche. La trasmissione all’Ufficiale di Stato Civile è a cura dei congiunti (o da un loro delegato) o a cura dalla Direzione sanitaria se il decesso avviene in ospedale o in casa di cura.

Completata la compilazione sia della parte A sia della parte B, le due copie di cui è composto il modello vengono avviate a due percorsi differenti (come previsto dal regolamento di polizia mortuaria vigente):
– una copia viene inviata alla Asl del territorio in cui è avvenuto il decesso (qualora il deceduto fosse residente nel territorio di una Asl diversa da quella ove è avvenuto il decesso, quest’ultima deve inviare copia della una scheda di morte alla unità sanitaria locale di residenza);
– l’altra copia all’Istat, attraverso il passaggio intermedio per Prefetture – Uffici territoriali del Governo per i relativi controlli quantitativi e qualitativi.

Come vengono raccolti i dati

L’Indagine sulle cause di morte viene effettuata correntemente dall’Istat attraverso l’utilizzo dei modelli Istat D.4 (scheda di morte oltre il primo anno di vita) e Istat D.4 bis (scheda di morte entro il primo anno di vita).
Ad oggi la raccolta del dato avviene attraverso l’utilizzo di questionari cartacei.

Qual è il periodo di rilevazione

L’indagine ha cadenza annuale ed è continua.

Come consultare i risultati dell’indagine

In linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria, i dati vengono validati e diffusi entro 24 mesi dall’anno di riferimento.
Il principale canale di diffusione è il datawarehouse I.Stat al tema “Salute e sanità” sottotema “Cause di morte”. Il sistema permette il download in formato aperto e riutilizzabile.

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