Nozze gay, "coniuge" invece di "marito-moglie" per la trascrizione nel registro comunale

Nozze gay, “coniuge” invece di “marito-moglie” per la trascrizione nel registro comunale

Oggi a Grosseto ufficializzato il matrimonio celebrato a New York, come disposto dal Tribunale. Necessaria una piccola modifica al software.
 E’ stata ufficializzata oggi la trascrizione nel registro di stato civile del comune di Grosseto dell’atto di matrimonio tra Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci avvenuto a New York il 6 dicembre 2012. L’atto, firmato dal segretario comunale di Grosseto, informa una nota del Comune, “ufficializza la trascrizione del matrimonio come previsto dall’ordinanza del Tribunale di Grosseto notificata al Comune lo scorso venerdì 11 aprile”. E per consentire al Comune di Grosseto il successivo rilascio dei certificati di matrimonio è stata necessaria una modifica al software. Secondo quanto si è appreso, il cambiamento della dizione ‘marito e moglie’ in ‘coniuge e coniuge’ permetterà alla coppia di ottenere certificati corretti sia all’ufficio stato civile che a quello dell’anagrafe. Già negli scorsi giorni, comunque, il procuratore di Grosseto aveva annunciato di impugnare la decisione del Tribunale. 
Intanto 26 giuristi italiani hanno sottoscritto un appello lanciato dall’Associazione Radicale Certi Diritti: ‘Il Parlamento risponda al piu’ presto alla Corte Costituzionale, approvando subito una disciplina di carattere generale, finalizzata a regolare diritti e doveri delle coppie di persone dello stesso sesso e delle famiglie omogenitoriali, riconoscendo un diritto fondamentale da troppo tempo ignorato”.
“La Corte – spiega Yuri Guaiana, il segretario dell’ Associazione Radicale – ha affermato che all’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia e ha invitato il Parlamento a intervenire dando riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri, ma fino ad ora c’è stato solo silenzio”.
L’appello, che è possibile sottoscrivere sul sito dell’ associazione, arriva anche dopo l’ordinanza del Tribunale di Grosseto, che dieci giorni fa ha accolto il ricorso di due italiani che si erano sposati a New York, ordinando la trascrizione del loro matrimonio. “Sintomo che la via giudiziaria – continua Guaiana, a margine di un suo intervento all’università Statale di Milano sui diritti delle persone Lgbt – è ancora la via principale. Mi aspetto però che sia il Parlamento a fare le leggi”.

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