CITTADINI STRANIERI - Servizio civile e stranieri: sarà la Corte Costituzionale a decidere

Con ordinanza n. 20661 adottata in data 1° ottobre 2014, la Corte di Cassazione ha deciso di rimettersi al giudizio della Corte Costituzionale, in merito all’esclusione degli stranieri dallo svolgere il Servizio Nazionale Civile.

La vicenda giudiziaria ha inizio il 20 settembre del 2011, quando, un cittadino pakistano, di 25 anni e da 15 in Italia, viene escluso dal bando per la selezione di 10mila volontari per il servizio civile, perchè riservato solo “ai cittadini italiani.

Lo straniero, decide di fare ricorso al Tribunale del lavoro di Milano, insieme all’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e Avvocati per Niente e vince il ricorso. Il Governo ricorre in appello e viene sconfitto, con la conseguenza disposta dal giudice di riaprire il bando.

Sono così circa 500 gli stranieri a presentare domanda, 90 dei quali passano e riescono a svolgere il servizio civile.

La causa del cittadino pakistano, nel frattempo diventato cittadino italiano, approda in Cassazione.

Il punto del contendere è semplice. Il decreto legislativo n.77 del 2002, che disciplina il servizio civile, all’articolo 3 prevede che siano ammessi “a svolgere il servizio civile i cittadini italiani”. Secondo Avvocati per Niente e Asgi è un articolo discriminatorio, contrario alla Costituzione, perché all’articolo 2 prevede che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Un dovere di solidarietà che riguarda tutti quelli che vivono in Italia, quindi anche gli stranieri. Il Governo italiano invece si oppone perché sostiene che il servizio civile rientri nell’ambito della “difesa della Patria” (previsto dall’articolo 52 della Costituzione) e pertanto è riservato a chi ha la cittadinanza italiana.
I giudici della Corte di Cassazione hanno ora deciso che solo la Corte Costituzionale potrà stabilire se quell’articolo 3 della legge sul servizio civile è discriminatorio o meno.

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