CITTADINI STRANIERI - Si aprono due nuovi CIE. Altri sbarchi all’orizzonte

In attesa di una nuova ondata di sbarchi, il governo Monti rinforza le difese. Mentre si discute ancora della possibilità di riaprire un centro d’accoglienza a Lampedusa, il Viminale avvia la costruzione di due nuovi centri d’espulsione (Cie): a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), con una capienza di 200 posti, e nel comune di Palazzo San Gervasio (Potenza), per altri 100 posti. È quanto si legge nella Direttiva generale del ministero dell’Interno per la gestione del 2012, firmata dalla titolare del Viminale, Annamaria Cancellieri il 12 marzo scorso. I due centri, in verità, erano già stati aperti durante l’emergenza sbarchi dello scorso anno in strutture del tutto provvisorie. Un’ordinanza del presidente del Consiglio, Mario Monti, del gennaio scorso ne aveva prolungato la vita fino al 31 dicembre 2012. Ora, stando alla Direttiva del Viminale, si capisce che diventeranno strutture definitive di trattenimento degli irregolari, aggiungendosi alle altre 13 già presenti in Italia.

L’allarme dei servizi segreti. Il timore infatti è che il 2012 (dopo i 62mila sbarchi del 2011) porti una nuova ondata di arrivi, anche per il crollo del muro dei respingimenti in mare, dovuto alla recente bocciatura dell’accordo italo-libico da parte della Corte europea dei diritti umani. I migranti sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa potrebbero dunque essere solo l’avanguardia. A lanciare l’allarme è l’ultima relazione dei servizi segreti al Parlamento: con il persistere della crisi in Nordafrica, c’è il rischio di “una riattivazione delle direttrici verso la Sicilia e la Sardegna, oltre a un consolidamento delle rotte egiziane e mediorientali verso Calabria e Puglia”.

Al via i lavori per due nuovi Cie. La “Direttiva generale del ministero dell’Interno per la gestione relativa al 2012” parla chiaro: aprono due nuovi Cie. “Sono state avviate – si legge – le procedure per la realizzazione di nuove strutture di trattenimento: una, nel comune di S. Maria Capua Vetere (Caserta), con una capienza di 200 posti e un’altra, nel comune di Palazzo S. Gervasio (Potenza), con una capienza di 100 posti”.

La ristrutturazione dei vecchi centri. “Nel settore dei centri per immigrati – si legge ancora nella Direttiva – a luglio 2011, è stato aperto il Centro di Identificazione ed Espulsione (Cie) di Trapani-Milo con capacità ricettiva di 204 posti; sono terminati i lavori di ripristino del Cie di Caltanissetta località Pian del Lago (96 posti) che era stato completamente danneggiato a seguito di un incendio; sono stati avviati i lavori di ristrutturazione e adeguamento del Cie di S. Anna di Isola Capo Rizzuto (Crotone) con una capienza di 124 posti”. In tutto, il Viminale prevede un “incremento della capacità ricettiva in termini di posti nei Cie: 200 in più nel 2012, 200 in più nel 2013”.

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