CITTADINI STRANIERI - Immigrazione ed asilo: proposte ASGI 2012

In questo documento, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione fa il punto sulle carenze del Governo in materia di governance dell’immigrazione e asilo, sulla necessità di una ratifica piena delle direttive europee e sulla necessità di migliorare la normativa sull’immigrazione, con gli strumenti disponibili a legislazione invariata.

Considerando che attualmente il Governo non dispone di una maggioranza parlamentare effettiva e coesa, sufficiente ad approvare dalle due Camere modifiche legislative, e dispone di poco più di un anno di tempo di attività, si propone all’Esecutivo di incidere in materia di immigrazione su 3 direzioni:

1) immediata attuazione delle direttive comunitarie scadute o in scadenza: si tratta di obblighi comunitari ineludibili e sanzionabili 2) adottare regolamenti mancanti e provvedimenti amministrativi 3) nominare gli organi di partecipazione e consulenza previsti dalla legge vigente 4) predisporre con apposite commissioni di studio miste per elaborare idee, proposte e progetti di legge (per la successiva legislature) sui temi più controversi ed insoluti.

In particolare si propone quanto segue:

1) Attuare nei tempi più rapidi possibili e in modo completo tutte le direttive comunitarie in materia di immigrazione ed asilo:

1.1. Due d.lgs. devono essere emanati dal Governo entro 17 aprile 2012 in base all’art. 21 della legge comunitaria 2010 (legge 15 dicembre 2011, n. 217) per il recepimento di due importanti direttive:

a) Direttiva 2009/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare: nel d. lgs. si deve prevedere non soltanto un inasprimento delle misure penali, civile e amministrative, incluse quelle fiscali, contro il lavoro irregolare, ma anche una cauta regolarizzazione di chi presenta documentata e verificata emersione del lavoro irregolare, l’estensione dell’applicazione delle norme sulla protezione sociale degli stranieri previste dall’art. 18 T.U. sull’immigrazione approvato con d. lgs. n. 286/1998, un termine per l’autodenuncia da parte di datori di lavoro e forme di regolarizzazione dei rapporti denunciati dai datori di lavoro che erano in corso prima della data di entrata in vigore del d.lgs. o della direttiva;

b) Direttiva 2009/50/CE del Consiglio, del 25 maggio 2009, sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati (da attuarsi con d.lgs. che deve essere emanato entro 17 aprile 2012 in base all’art. 21 della legge comunitaria 2010 (legge 15 dicembre 2011, n. 217)

1.2. In ragione dei lunghi tempi di esame parlamentare delle leggi comunitarie e dei successivi decreti legislativi occorre che siano inserite già nel ddl comunitaria 2011 attualmente all’esame della Camera dei deputati in Commissione le deleghe legislative;

a) per l’attuazione della Direttiva 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2011 , che modifica la direttiva 2003/109/CE del Consiglio per estenderne l’ambito di applicazione ai beneficiari di protezione internazionale (deve essere recepita entro il 20 maggio 2013, ma per ora il suo recepimento risulta inserita oggi nello schema di ddl comunitaria 2012, il che ne rinvierebbe l’attuazione);

b) per l’attuazione della direttiva 2011/98/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011 relativa a una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico che consente ai cittadini di paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro e a un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi che soggiornano regolarmente in uno Stato membro (deve essere attuata entro fine 2013 e comporterebbe semplificazioni ed eliminazione del contratto di soggiorno e soppressione del contributo per il rilascio e il rinnovo del p.s.);

c) per l’attuazione della direttiva 2011/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 aprile 2011 concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, e che sostituisce la decisione quadro del Consiglio 2002/629/GAI (deve essere recepita entro il 13 aprile 2013);

d) per attuare la direttiva (rifusa) sulle qualifiche, cioè la direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011 recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta (rifusione): deve essere recepita entro il 21 dicembre 2013;

e) per emanare un t.u. di tutte le norme legislative di recepimento delle direttive in materia di asilo che provveda alla loro reciproca armonizzazione e coordinamento e che rimedi a violazioni e mancate attuazioni delle direttive (soprattutto la direttiva rimpatri)

2) Ricostituire gli organismi di consulenza previsti dal T.U. per iniziare ad esaminare le problematiche degli stranieri e a individuare le misure più utili per migliorare le attività preposte a disciplinare l’immigrazione;

2.1. Consulta nazionale per l’immigrazione;
2.2. Commissione nazionale per le politiche di integrazione;

3) Ampliare i posti disponibili per asilanti nell’ambito dello SPRAR fino all’effettivo fabbisogno per la media annuale recente dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione temporanea 4) Emanare direttiva del Ministro dell’Interno ai Questori sul rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari agli stranieri provenienti dai Paesi arabi in rivolta;

5) Emanare il regolamento di attuazione del d. lgs. n. 25/2008 sulle procedure di presentazione e di esame delle domande di asilo

6) Costituire 2 Commissioni di studio del Governo, composti di rappresentanti dei ministeri e di esperti, per la preparazione di 2 schemi di ddl del Governo

– riforma legge sulla cittadinanza;
– legge sulla tutela e la promozione sociale della minoranza dei Rom e dei Sinti in Italia;

7) prevedere l’indipendenza dell’UNAR nell’ambito del prospettato riordino dell’ordinamento delle strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

8) prevedere nel ddl di semplificazione la delega legislativa al Governo per l’emanazione di un codice degli stranieri, dell’immigrazione, dell’asilo e della cittadinanza, che raccolga in un unicocorpo tutte le norme legislative vigenti in materia, armonizzandole.

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