CITTADINI STRANIERI - Maroni: «L’accordo con la Tunisia può risolvere il problema, con la Libia siamo all’inizio»

Il ministro dell'Interno riferisce alle commissioni riunite Affari costituzionali ed Esteri della Camera sugli eccezionali afflussi di immigrati: sono 28 mila gli arrivi nel 2011, dei quali 4.681 profughi

Nel 2011 sono sbarcati 28mila extracomunitari in Italia: 23mila tunisini e 4.680 profughi dalla Libia. Lo ha riferito il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso di un’audizione, questo pomeriggio, alle commissioni riunite Affari costituzionali ed Esteri della Camera. Molteplici i punti affrontati dal ministro dell’Interno.

In relazione al permesso di soggiorno temporaneo Maroni ha detto che questo «consentirà ai titolari di circolare liberamente nell’area Schengen: in questo senso si sono espressi l’Avvocatura dello Stato, la commissaria Malmstrom ed altri ministri che ieri non hanno contestato la validità del titolo. I ministri – ha spiegato Maroni – hanno detto che ciascuno Stato verificherà se ci sono le condizioni per circolare con il permesso. Noi siamo certi che ci sono, quindi le polemiche sui titoli che non consentirebbero la circolazione in Schengen è sbagliata e mi aspetto che la Commissione studi misure immediate per consentire che queste persone vengano accolte là dove vogliono andare, o rimpatriate».

Riferendo sulla situazione dei flussi immigratori dal nord Africa, Maroni ha fatto presente che «con la Tunisia forse la crisi potrà essere risolta con gli strumenti attivati, ma con la Libia siamo solo all’inizio: negli ultimi giorni si sono intensificati gli sbarchi di profughi che scappano dalla guerra». Recenti informazioni, ha aggiunto Maroni, «ci dicono che quel canale proveniente dai Paesi subsahariani, chiuso con l’accordo con la Libia del 2009, si è ora riaperto».

Maroni ha spiegato che l’accordo con la Tunisia «può consentire di risolvere il problema: ora bisogna darne piena attuazione». L’intesa prevede la fornitura di mezzi a Tunisi e, ha ricordato Maroni, «quattro motovedette sono pronte a partire già nei prossimi giorni, oltre a fuoristrada ed altre dotazioni per un valore complessivo di 30 milioni euro». L’accordo, ha aggiunto «indica anche il soccorso in mare dei natanti in difficoltà, con il trasferimento nel porto più vicino che, se le navi stanno appena fuori dalle acque territoriali tunisine, non è certo Lampedusa».

(fonte: www.interno.it)

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