CITTADINI STRANIERI- STRANIERI - Cittadini stranieri e convivenze di fatto

La regolarità del soggiorno è elemento essenziale per la costituzione della convivenza di fatto

Il recente intervento del Ministero con la circolare n. 78 del 21/09/2021 ad oggetto “Registrazione anagrafica dei contratti di convivenza” ha portato all’attenzione degli operatori demografici un parere dell’Avvocatura di Stato, con particolare riferimento alla opportunità di proseguire un contenzioso relativo alla registrazione – effettuata da un Comune – dell’accordo di convivenza tra una cittadina italiana e un cittadino extracomunitario privo del permesso di soggiorno e, quindi, irregolare sul territorio dello Stato.
Con la Legge 76/2016 il Legislatore ha voluto prendere atto del fatto che oggi molte coppie decidono di non sposarsi, ma questa scelta ha poi una serie di conseguenze sull’asse ereditario, nonché sulla gestione di situazioni patrimoniali e affettive, come ad esempio il fatto che un coniuge ha la priorità nel determinare la destinazione della salma, oppure può prendere una decisione se l’altro non è in condizioni di farlo, ad esempio durante un’operazione chirurgica, mentre il semplice convivente non ha alcuna voce in capitolo, demandando la scelta ai parenti di primo grado.
Il matrimonio comporta però alcuni vincoli più difficili da sciogliere, soprattutto in presenza di figli, anche se negli ultimi anni il divorzio è diventato un procedimento amministrativo e non più solo giudiziario, molto più snello e veloce (ed economico) rispetto ai primi tempi.
La convivenza di fatto consente quindi di dichiarare il legame – con i benefici conseguenti – in modo molto agile, ovvero con una semplice dichiarazione che viene registrata in ANPR, e di sciogliere il legame in modo altrettanto rapido.
Alla dichiarazione può essere associato un contratto che regoli in maniera più dettagliata il rapporto, ma non si tratta di un passo obbligatorio.
Il convivente di fatto viene quindi giuridicamente equiparato ad un coniuge, con i relativi diritti e doveri che ne derivano, almeno durante il perdurare della convivenza di fatto.

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