STATO CIVILE - IL CASO – Riconoscimento di filiazione di maggiorenne straniero da parte di genitore italiano – Cittadinanza e trascrizione dell’atto di nascita

Quale è l’iter procedimentale da seguire?

La signora Tizia nata in Perù nel 1994 e cittadina peruviana è stata riconosciuta dal padre Caio, cittadino italiano residente in questo Comune, quale propria figlia (maggiorenne) con atto a rogito di notaio italiano in data 11 gennaio 2018 (ove viene identificata con il cognome diverso dall’atto di nascita e precisamente senza una doppia consonante). La stessa con atto a rogito di altro notaio italiano in data 15 ottobre 2021 (ove il notaio indica l’indirizzo di residenza nel Comune italiano X) ha espresso il proprio assenso al suddetto riconoscimento. Si è provveduto quindi alla ricerca in ANPR per verificare la residenza senza alcun riscontro. Contattato da questi uffici, il Comune X comunica cha la signora NON è residente ma lì dimorante e già richiedente in quel Comune il riconoscimento della cittadinanza italiana. Lo stesso Comune X indirizza la signora in questione per competenza a questo Comune (Comune di residenza del padre). Ora Tizia (tramite uno studio legale) richiede la trascrizione del suo atto di nascita e il riconoscimento della cittadinanza italiana, rivolgendosi a questo Ente.
Nell’atto di nascita allegato, rilasciato nell’agosto 2021 risulta già indicata la paternità del sig. Caio e viene già riportato il cognome paterno della signora Tizia anteposto a quello materno.
Pertanto, si chiede:
– quale sia il Comune competente alla trascrizione dell’atto di nascita e secondo quale normativa lo stesso vada individuato (art. 17 d.P.R. 396/2000?);
– quale sia l’iter procedimentale da seguire;
– se è possibile procedere visto che dal riconoscimento all’assenso sono decorsi oltre due anni e mezzo (dall’11 gennaio 2018 al 15 ottobre 2021) e dunque ben più di un anno;
– in quale momento si verifica l’acquisto della cittadinanza italiana (se al momento della dichiarazione di assenso da parte della signora (15.10.2021) o a seguito accertamento sindacale (art. 16, comma 1, d.P.R. 572/1993).

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