ANAGRAFE- STATO CIVILE - IL CASO – Devono essere registrate in anagrafe le informazioni relative alle tutele e alle amministrazioni di sostegno?

Stiamo trattando i dati in modo non conforme al regolamento privacy?

Ho riscontrato che diversi Comuni registrano negli archivi informatici anagrafici lo status di interdetto o di beneficiario di amministrazione di sostegno dei destinatari di detti provvedimenti giudiziali. Mi sorge il dubbio sulla legittimità di tali registrazioni in quanto le uniche disposizioni esistenti sull’argomento e destinate ai servizi demografici sono il regolamento dello stato civile e il codice civile che prevedono però solo l’annotazione a margine dell’atto di nascita (e quindi stato civile), mentre non trovo alcuna disposizione riguardante eventuali registrazioni o “blocchi” (come il popolo degli ufficiali di anagrafe li definisce) negli archivi anagrafici. Da qui il sospetto che stiamo trattando dati in modo non conforme al regolamento privacy. Mi trovo un po’ solo su questa interpretazione ma non ne vedo altre di possibili, non riuscendo io a individuare altre basi giuridiche che legittimano il trattamento.

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Marina Caliaro
Istruttore direttivo amministrativo presso i Servizi Demografici e cimiteriali del Comune di Padova; esperto e docente Anusca.
Renzo Calvigioni
Già responsabile Servizi Demografici, Direttore della rivista “I Servizi Demografici”; esperto e docente Anusca.

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