AMMINISTRAZIONE DIGITALE- STATO CIVILE - Lo stato civile che verrà … analisi del D.M. 18 ottobre 2022 sull’archivio nazionale informatizzato

Una riforma epocale, attesa da oltre venti anni, che comporterà il definitivo abbandono della tradizionale modalità di scritturazione degli atti di stato civile sui registri cartacei

Approfondimento di W. Damiani

Il Ministero dell’interno con il decreto 18 ottobre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 17 novembre 2022, ha dettato le regole per il funzionamento dei servizi necessari all’utilizzo dell’archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (ANSC).

Si tratta di una riforma epocale, attesa da oltre venti anni, che comporterà il definitivo abbandono della tradizionale modalità di scritturazione degli atti di stato civile sui registri cartacei. Gli atti di stato civile saranno infatti registrati unicamente nell’archivio nazionale informatizzato, contenuto all’interno della piattaforma di funzionamento dell’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR).

Il servizio realizza le funzionalità di gestione della conservazione digitale permanente secondo quanto stabilito dal codice dell’amministrazione digitale (CAD) e dalle relative linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici.

Gli ufficiali dello stato civile potranno accedere ai servizi disponibili dell’ANSC nel rispetto delle misure di sicurezza definite nell’allegato 4 del decreto ministeriale. Tali modalità di abilitazione e di utilizzo sono quasi totalmente analoghe a quelle attualmente previste per l’accesso all’ANPR da parte degli ufficiali d’anagrafe.

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Mercoledì 14 dicembre 2022, ore 15.00 – 16.00 a cura di Alessandro Francioni

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