Roma Capitale: dal C.d.M. un ulteriore D. Lgs. ma anche D.d.L. sulle elezioni provinciali

Roma Capitale: dal C.d.M. un ulteriore D. Lgs. ma anche D.d.L. sulle elezioni provinciali

Il C.d.M. n. 22 del 6/4/2012  ha approvato, tra gli altri, un D. Lgs. su Roma Capitale che, tra l’altro, conferisce a tane “ente” (che non si può più chiamare “comune”) funzioni amministrative (es.: quelle, di competenza statale, sul concorso alla valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali, quelle relative a sviluppo economico e sociale (con particolare riferimento al settore produttivo e turistico) e quelle in materia di protezione civile (così, alla prossima, nevicata non vi saranno più “battibecchi”).
La Regione Lazio potrà, a sua volta, conferire a Roma Capitale ulteriori proprie funzioni che rientrano nell’ambito di competenza legislativa regionale. Inoltre, si tratterà anche di trovare il coordinamento
2. Disciplina dei raccordi istituzionali, del coordinamento tra Roma Capitale e altre amministrazioni centrali e territoriali (in particolare, per queste ultime, la Regione Lazio e la Provincia di Roma).
Ed a proposito di province, è stato approvato il D.d.L. sulle modalità di elezione di secondo grado dei Consigli provinciali e dei Presidenti della Provincia, con elezioni di 2° grado, ammettendosi la compatibilità tra le cariche di Presidente e Consigliere provinciale sono compatibili con quelle di Sindaco e Consigliere comunale (ma senza cumulo di indennità).
Nella stessa seduta, sono stati sciolti un po’ di consigli comunali, causa “infiltrazioni” da parte di “forme associative” (che, probabilmente, non sono le stesse forme associative cui fa riferimento l’art. 16 D.L. 13/8/2011, n. 138 e succ. modif.

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