ANPR - Le modalità di presentazione delle dichiarazioni anagrafiche: una rivisitazione alla luce delle recenti novità (parte 1)

In questo contributo analizziamo le diverse modalità consentite per presentare le dichiarazioni di residenza con particolare riguardo alle modifiche apportate al Codice dell’amministrazione digitale e al servizio disponibile sul sito di ANPR

Approfondimento di W. Damiani

Il d.P.R. n. 223/1989 prevede una pluralità di strumenti per presentare le dichiarazioni di residenza, con l’evidente scopo di agevolare il cittadino nell’adempimento dei propri obblighi anagrafici. In questo contributo analizziamo le diverse modalità consentite con particolare riguardo alle modifiche apportate al Codice dell’amministrazione digitale e al servizio disponibile sul sito di ANPR.

I procedimenti anagrafici finalizzati alla registrazione di una mutazione di residenza possono essere avviati ad istanza di parte o d’ufficio. Nel primo caso il procedimento si avvia nel momento in cui l’interessato rende la dichiarazione anagrafica, fra l’altro obbligatoria. L’articolo 13, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 prevede infatti che la dichiarazione deve essere resa all’ufficiale d’anagrafe entro 20 giorni dal verificarsi dei fatti che la suffragano ovvero dalla dimora abituale in un dato territorio.
L’articolo 13 del regolamento anagrafico, in seguito alle modifiche apportate dalla normativa sulla “residenza in tempo reale”, prevede che il cittadino può rendere la dichiarazione anagrafica sottoscrivendo l’apposito modello dinanzi all’ufficiale d’anagrafe oppure inviandolo al comune competente con le modalità indicate in via generale per tutte le istanze o dichiarazioni dall’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

> Continua a leggere l’articolo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *