Non vi è fumus d'illegittimità costituzionale nell'imprescrittibilità (per il figlio) dell'azione di dichiarazione giudiziale di filiazione.

Non vi è fumus d’illegittimità costituzionale nell’imprescrittibilità (per il figlio) dell’azione di dichiarazione giudiziale di filiazione.

Il tribunale di Varese, Sez. 1^, con ordinanza del 29/4/2011, ha ritenuto manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale della norma di cui all’art. 270 CC, recante la regolamentazione dell’azione del figlio naturale contro il genitore che non lo ha riconosciuto, sollevata per asserita violazione dell’art. 30 Cost., nella parte in cui non prevede un termine per l’esercizio dell’azione ivi contemplata.
In tal senso deve, invero, rilevarsi che il richiamato disposto costituzionale prevede la tutela dei figli nati fuori dal matrimonio, compatibilmente con i diritti della famiglia legittima, e demanda al legislatore la fissazione di eventuali termini di prescrizione dell’azione.
Formulando considerazioni di merito, tale imprescrittibilità tutela la parte debole, cioè il figlio naturale non riconosciuto dal genitore contro cui è proposta l’azione.

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