Privacy e propaganda elettorale. Esenzione dall'informativa (ma cancellazione a settembre)

Privacy e propaganda elettorale. Esenzione dall’informativa (ma cancellazione a settembre)

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali, con Provvedimento del 7/4/2011 ha adottato un provvedimento concernente il trattamento di dati personali in vista delle elezioni indette per questa primavera, fino ai referendum popolari inclusi, in cui, in sostanza, si ri-afferma l’applicabilità, anche nell’occasione del Provvedimento del 7/9/2005 che esenta dalla necessità della – previa – informativa (fino al 30/9/2011) a certe condizioni, cioè:
1) i dati siano raccolti direttamente da pubblici registri, elenchi, atti o altri documenti conoscibili da chiunque senza contattare gli interessati, oppure
2) il materiale propagandistico sia di dimensioni ridotte che, a differenza di una lettera o di un messaggio di posta elettronica, non renda possibile inserire un’idonea informativa anche sintetica. In tali casi, comunque, i dati personali così raccolti (o, a vario titolo, disponibili) devono essere cancellati, se non sia stato acquisito il consenso dell’interessato.
O, meglio, dovrebbero essere cancellati, se solo si consideri come vi sia persona (ritenendo che il fenomeno non sia isolato) che riceve propaganda elettorale all’indirizzo di un’utenza telefonica no più attuale attivata nel 1971 ed abbandonata (con cambiamento d’intestatario) prima della .
Riforma del Diritto di famiglia (1975), il ché lascia pensare che cancellazioni proprio non vi siano state, almeno negli ultimi 6 anni e/o che vi siano “commercianti di dati” che, indebitamente (illecitamente?) vendono dati “storicamente” non aggiornati.

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