Roberto Pella, presidente facente funzione dell’ANCI, ha definito la misura “un provvedimento importante che ha ampliato da 10 a 15 anni l’arco di tempo per richiedere i contributi, ma auspichiamo allo stesso tempo che si arrivi ad una tempestiva erogazione dei contributi spettanti ai Comuni interessati”.
Pella ha preso parte alla riunione della Conferenza Stato-Città dove l’Associazione ha dato il via libera al decreto la cui emanazione si è resa necessaria a seguito delle novità normative introdotte negli anni 2022 e 2023 relativamente alla erogazione dei contributi statali per ulteriori 5 anni per le fusioni decorrenti dal 2014.
A decorrere dall’anno 2024, ai Comuni è concesso, per un periodo massimo di quindici anni, un contributo straordinario commisurato ad una quota pari al 60 % dei trasferimenti erariali attribuiti agli stessi enti per l’anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti, ed in misura non superiore, per ciascuna fusione, a 2 milioni di euro per ciascun beneficiario in caso di enti con popolazione complessivamente inferiore a 100mila abitanti e in misura non superiore a 10 milioni di euro in caso di enti non derivanti da incorporazioni con popolazione complessivamente superiore a 100mila abitanti.
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“Siamo anche soddisfatti che il fondo sia stato incrementato passando da 81,5 a 86,5 milioni di euro, anche grazie un odg adottato dal Parlamento”, ha aggiunto Pella.
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