La 41ª Assemblea annuale dell’ANCI ha offerto un quadro chiaro delle priorità dei Comuni italiani, con interventi significativi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del neoeletto presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi. Tra richiami alla coesione istituzionale e preoccupazioni per il bilancio, il confronto ha messo in luce il ruolo cruciale degli enti locali nel garantire sviluppo e servizi essenziali.
Manfredi: unità e riforme per un’agenda condivisa
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha esordito nella sua nuova veste di presidente dell’ANCI con un discorso articolato su tre temi centrali: il successo dei Comuni nell’attuazione del PNRR, la necessità di rivedere la manovra finanziaria per evitare penalizzazioni e il valore dell’unità dimostrata dai sindaci. Manfredi ha sottolineato come i Comuni abbiano raggiunto un tasso di avvio dei cantieri del 79%, ben oltre la media del 62% degli altri soggetti attuatori, dimostrando il loro primato nella gestione degli investimenti.
Tuttavia, ha espresso preoccupazione per i tagli previsti dalla Manovra 2025, che rischiano di frenare lo slancio degli investimenti locali. “La spesa comunale rappresenta solo il 6,5% del totale della PA, contro l’8% del 2010”, ha dichiarato, rimarcando l’esigenza di un riequilibrio. Nonostante ciò, Manfredi ha evitato lo scontro frontale, proponendo invece un dialogo costruttivo con il Governo per mitigare gli effetti negativi della manovra e valorizzarne gli aspetti positivi.
Il neopresidente ha delineato un’“agenda che guardi avanti”, orientata a collaborare con l’Esecutivo su temi cruciali come emergenza ambientale, diritto alla casa, sanità territoriale, trasporti e sicurezza. In questo contesto, ha ribadito l’urgenza di eliminare i tetti al turnover del personale, definendoli “insostenibili e inaccettabili”, e ha chiesto una deroga totale per gli Enti locali.
Mattarella: coesione e autonomia come chiavi del futuro
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto con una standing ovation, ha rivolto un appello accorato alla collaborazione tra istituzioni. “La coesione è un dovere repubblicano”, ha affermato, evidenziando come il futuro dell’Italia non possa prescindere dal contributo dei Comuni, primo presidio di prossimità per i cittadini.
Mattarella ha toccato il tema dell’autonomia, sottolineando che essa deve essere intesa come strumento di unità e non di separazione. “Gli squilibri producono successi effimeri e successive disillusioni”, ha avvertito, richiamando alla necessità di solidarietà tra territori. Ha poi acceso i riflettori sulle aree interne, spesso trascurate, dove la rarefazione dei servizi mina la coesione sociale. “Il disinvestimento nelle infrastrutture, come le linee ferroviarie minori, è un tema non eludibile”, ha dichiarato, lanciando un monito chiaro.
Sul fronte finanziario, Mattarella ha ribadito il ruolo virtuoso dei Comuni nella gestione delle risorse pubbliche e ha auspicato un dialogo costruttivo con il Governo, invitandolo a riconoscere le specificità degli enti locali e a trovare un equilibrio tra rigore e sviluppo.
Un messaggio di speranza e responsabilità
La prima giornata dell’Assemblea ANCI ha segnato un momento di riflessione e responsabilità. Da Manfredi a Mattarella, il filo conduttore è stato la necessità di lavorare insieme, superando divisioni politiche e territoriali, per affrontare le sfide di un’Italia in continua evoluzione. I prossimi giorni dell’Assemblea saranno decisivi per tradurre queste parole in proposte concrete, con il ministro dell’Economia Giorgetti atteso al confronto diretto con i sindaci.
Nella seconda giornata dell’Assemblea in svolgimento oggi previsti tanti incontri e tavole rotonde di rilievo: sette le sessioni di confronto che copriranno moltissimi temi, sessantadue gli interventi previsti, sette i ministri previsti. Si parlerà di coesione sociale e unità territoriale, di futuro delle nuove generazioni in un’ottica non solo sociale e di prospettive di ingresso nel mondo del lavoro ma a farla da padrone saranno le politiche ambientali e di rispetto del pianeta terra. I sindaci si confronteranno, facendo emergere punti critici e ma anche di forza, con le istituzioni presenti, i rappresentanti del Governo e le imprese.
Sicurezza, trasporti e mobilità sostenibile, smart city e attenzione per il sociale, invece saranno protagoniste delle ultime sessioni pomeridiane.
Confermati le ministre e i ministri Abodi, Calderone, Schillaci, Piantedosi, Zangrillo, Locatelli e il sottosegretario Butti.
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