Ministero Interno: chi può accedere al protocollo informatico PA?

Nuove direttive sull’accesso dei consiglieri comunali al protocollo informatico: il parere del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2025

10 Febbraio 2025
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Segnaliamo il parere del Ministero dell’Interno (Dip. Affari Interni e Territoriali) datato 31 gennaio 2025 relativo, all’interno degli Enti locali, ad alcuni aspetti legati alla richiesta di password idonea all’accesso al protocollo informatico.
Come si può leggere in sede di massima/abstract posta in apertura di parere “Sembra ammissibile l’utilizzo di postazioni informatiche presso i locali dell’Ente per l’accesso ai dati di sintesi, mentre è demandata all’ente la valutazione dell’opportunità di consentire ai consiglieri comunali l’accesso a tali dati da remoto”.
Nel caso di specie sottoposto dal Dipartimento, un segretario comunale aveva sollevato un quesito sul diritto di accesso dei consiglieri comunali, in merito alla richiesta di una stanza e un computer per consultare il protocollo informatico. La giurisprudenza, negli ultimi anni, ha stabilito a riguardo che il rilascio di credenziali per l’accesso diretto al protocollo comporterebbe un controllo indiscriminato sui dati (TAR Sicilia-Catania, n. 926/2020; TAR Toscana, n. 1844/2016). Tuttavia, il Consiglio di Stato (sent. n. 769/2022 e n. 2945/2022) consente agli Enti di predisporre postazioni informatiche regolamentate per l’accesso ai dati di sintesi. In sintesi, l’Ente locale ha facoltà valutare anche l’accesso remoto, garantendo che tale modalità sia funzionale e coerente con le esigenze operative e organizzative dell’amministrazione.

>> IL TESTO INTEGRALE DEL PARERE DEL MINISTERO DELL’INTERNO

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