ELETTORALE - RASSEGNA STAMPA DI OGGI – Milleproroghe, l’election day al 31 ottobre taglia fuori 43 consigli

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quotidianoentilocali.ilsole24ore.com – 30/7

L’election day per le Province fissato a fine ottobre 2018 dal decreto Milleproroghe non risolve il caos istituzionale.

Lo ha detto il vice Presidente dell’Upi, Nicola Valluzzi, intervenendo ieri in audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e proponendo come alternativa il 31 gennaio 2019.

Tra settembre e gennaio 2019, 47 Presidenti e 70 Consigli provinciali delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario, andranno al voto per il rinnovo delle cariche.

Più in dettaglio, entro il 31 ottobre scadrà il mandato di 47 Presidenti di Provincia e di 12 Consigli provinciali su 76.

Altri 15 Consigli scadranno entro dicembre 2018 mentre per 43 la fine del mandato sarà tra l’8 e il 29 gennaio 2019.

Un altro problema è la forte limitazione della rappresentanza democratica dei cittadini e dei territori, che si verrà a creare, considerato che nelle 47 Province al voto, in media solo il 38% dei sindaci saranno candidabili. Il 62% circa dei Comuni infatti, sarà chiamato al voto nella tornata amministrativa di maggio/giugno 2019, e non avrà quindi il requisito dei 18 mesi di mandato ancora da svolgere.

Emblematico il caso della Provincia di Biella – citatao da Valluzzi – dove potranno concorrere 13 Sindaci su 78; Reggio Emilia con 10 Sindaci sui 42 totali; Siena 6 Sindaci sui 35 totali; Pesaro Urbino 7 su 54; Sondrio 18 su 77; Vicenza 32 su 120. Dunque, il 31 gennaio 2019 permetterebbe il voto contemporaneo di 47 Presidenti e 70 Consigli provinciali. Nel frattempo – e l’Upi lo ritiene urgente – è neccessario aprire un confronto con Governo e Parlamento, anche in vista della prossima Legge di Bilancio, per risolvere tutte le anomalie che interessano le Province, sia riguardo alla necessità della revisione profonda della legge 56/2014, sia in merito alle risorse necessarie per potere garantire i servizi essenziali.

Daniela Casciola

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