CITTADINI STRANIERI - Bologna: il Consiglio provinciale approva un odg per chiedere al Ministero dell’interno di semplificare le procedure per il rilascio del primo permesso di soggiorno

Semplificare le procedure per la compilazione del kit per chi chiede un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per ricongiungimento familiare. Questo l’obiettivo di un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale di Bologna, ispirato da un documento specifico del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi.
Con il documento l’assemblea ha chiesto al Ministero dell’interno una direttiva che consenta l’auto-compilazione del kit (già previsto per la richiesta di rinnovo e di carta di soggiorno e per l’aggiornamento dati) e di prevedere l’invio automatico della documentazione di nulla osta di ingresso e di ricongiungimento alla Questura. Il documento – sottoscritto da Pd, Fds, Fli, Udc e gruppo misto – è stato approvato all’unanimità (non ha partecipato l’unico consigliere della Lega).
Il documento fa riferimento ai casi di persone che “per la prima volta fanno ingresso sul territorio italiano per motivi di lavoro (decreto flussi) o per motivi familiari (ricongiungimento familiare) e che, come prescritto dalla legge, si recano in Prefettura entro otto giorni dall’arrivo, ma ottengono l’appuntamento per la compilazione del kit cartaceo dopo 3/7 mesi”. Nel testo si sottolineano le conseguenze che derivano da questi lunghi periodi di attesa: come previsto da una circolare del Ministero dell’interno e della Prefettura di Bologna, la ricevuta postale dell’invio del kit rappresenta un requisito necessario per ottenere l’iscrizione anagrafica nel Comune di residenza e quindi il diritto all’assistenza sanitaria, alla percezione degli assegni familiari, all’iscrizione ai corsi di formazione.
“Questo allungamento dei tempi – prosegue l’odg – comporta anche la perdita di parecchi mesi di residenza utili per la richiesta di cittadinanza e della possibilità di chiedere immediatamente la conversione della patente di guida del Paese di origine a quella italiana”. Alla fine l’ordine del giorno chiede un incontro ai responsabili dello Sportello unico per l’immigrazione della Prefettura per individuare soluzioni per il superamento delle criticità descritte nel documento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *