CCNL Funzioni Locali 2022-2024: le ultime novità sulla trattativa

Rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024: passi avanti nell’ottavo confronto tra ARAN e sindacati, ma permangono distanze su punti critici

6 Dicembre 2024
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La trattativa per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024 è stata al centro dell’ottavo incontro tra l’ARAN e le organizzazioni sindacali.

L’ARAN, in apertura, ha illustrato il testo, in cui ha proposto alcune interpretazioni del CCNL già chiarite con pareri rilasciati nel tempo e poche novità:
– la possibilità, in via sperimentale, di articolazione oraria su 4 giorni con riduzione di ferie e permessi;
– l’incremento dal 3% al 5% del punteggio aggiuntivo per le progressioni all’interno dell’area per chi non ha conseguito una — progressione economica da più di 6 anni.

Via libera, da parte dei sindacati, ai criteri per l’individuazione delle coperture assicurative e al ripristino dei criteri per il conferimento delle mansioni superiori, oltre alla possibilità di utilizzare l’orario multiperiodale per esigenze di conciliazione vita-lavoro.

Spiega la FP CGIL: “Abbiamo nuovamente evidenziato tutte le nostre proposte, a cui ad oggi non è stata data risposta, in particolare su: il corretto inquadramento del personale educativo e scolastico e di tutti i profili ad esaurimento nell’area dei funzionari, sul quale abbiamo chiesto a tutte le parti di definire uno specifico stanziamento; trattamento economico accessorio in ferie, in applicazione della sentenza della Corte di Giustizia europea; superamento della penalizzazione dei giorni di ferie per i neo assunti; liquidazione delle festività soppresse non godute a fine anno; aggiornamento dell’indennità dei centralinisti non vedenti”.

Il sindacato ha inoltre ribadito “la nostra contrarietà alle proposte di: settimana corta a parità di orario con il taglio di ferie e permessi è ingiusta e peggiorativa rispetto alle articolazioni attualmente già possibili con orario multiperiodale; non riconoscere il buono pasto con più di 3 ore di assemblea sindacale; non riconoscere la cumulabilità del maggior valore dei differenziali stipendiali delle educatrici inquadrate nell’area degli istruttori con la previsione del differenziale per la futura eventuale iscrizione all’albo degli educatori; riconoscere l’incremento dell’importo del valore massimo delle EQ sino a 22mila euro a valere sui risparmi delle mancate assunzioni, ribadendo la nostra volontà che venga costituita l’area delle elevate qualificazione e il superamento dell’area degli operatori. Abbiamo preso atto della nuova formulazione dell’incremento variabile del tetto del salario accessorio, pari allo 0,22% del monte salari 2021″.

Conclude FP CGIL: “L’ARAN ha rinviato la discussione sulla risoluzione del tema del festivo infrasettimanale per i turnisti.
Nonostante i lenti passi avanti, la distanza rispetto alle proposte da noi fatte è ancora troppo ampia. Dopo il riuscito sciopero generale del 29, il governo deve decidere se dare riscontro alla nostra richiesta di risorse per garantire il potere d’acquisto dei salari, per la contrattazione decentrata e la valorizzazione del personale attraverso le progressioni verticali, finanziando il nuovo sistema di classificazione per rendere maggiormente attrattivo il comparto delle Funzioni Locali”.

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