Controlli sull’Assegno di inclusione e scambio di informazioni con INPS e Comuni

Il Garante per la protezione dei dati personali approva le misure tecniche e organizzative dell’INPS per la verifica dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro, garantendo scambi di dati limitati e sicuri con i Comuni e altre amministrazioni

25 Ottobre 2024
Modifica zoom
100%

Nella newsletter n. 528 del 22 ottobre 2024 il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato il provvedimento n. 541 del 12 settembre 2024, con cui ha espresso parere favorevole sulle modalità e sulle misure tecniche e organizzative che l’INPS adotterà per utilizzare le informazioni necessarie per effettuare i controlli sulla concessione dell’Assegno di inclusione (ADI) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), acquisendoli presso le proprie banche dati nonché presso altre amministrazioni, tra le quali i Comuni.

In tali scambi informativi, i dati oggetto di trattamento saranno limitati a quelli strettamente necessari ad effettuare le verifiche previste dalla legge, il che vale anche per i flussi relativi alla verifica delle condizioni di svantaggio o l’inserimento in programmi di cura e assistenza.
Nel testo vengono inoltre definite le procedure per lo scambio tempestivo di informazioni tra l’INPS e le altre amministrazioni in caso di violazioni di sicurezza (ad es. data breach).
Le misure di garanzia approvate dal Garante Privacy consentiranno quindi all’Istituto di utilizzare, a fini di controllo sul possesso dei requisiti, i dati provenienti dai propri database e quelli messi a disposizione dalle altre amministrazioni, evitando così che l’erogazione dell’assegno di inclusione venga destinato a chi non ne ha diritto.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento