Decreto flussi migratori 2023-2025: nuove norme su lavoratori stranieri e protezione internazionale

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 145/2024 che introduce misure urgenti per semplificare l’ingresso dei lavoratori stranieri, contrastare lo sfruttamento lavorativo e rafforzare la gestione dei flussi migratori, con modifiche alle norme su soccorso in mare e respingimenti

15 Ottobre 2024
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Il decreto legge 11 ottobre 2024, n. 145, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 239 dell’11 ottobre 2024, introduce una serie di misure urgenti volte a disciplinare l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia, rafforzare la tutela e l’assistenza alle vittime di caporalato, e migliorare la gestione dei flussi migratori. Il provvedimento, che dovrà essere convertito in legge entro il 10 dicembre 2024, si compone di tre parti principali.

La prima parte riguarda una serie di modifiche alla disciplina dell’ingresso per motivi di lavoro, con l’obiettivo di rendere più efficienti le procedure per i flussi di ingresso. Nella seconda parte, vengono introdotte misure per combattere il lavoro sommerso e garantire una maggiore tutela alle vittime di sfruttamento lavorativo, in particolare quelle coinvolte nel caporalato. Infine, la terza parte prevede una serie di modifiche alla disciplina del soccorso in mare e norme relative all’identificazione dei migranti e ai respingimenti.

Queste misure rappresentano un tentativo del Governo di affrontare le sfide attuali legate all’immigrazione e al lavoro illegale, bilanciando le necessità del mercato del lavoro italiano con la tutela dei diritti umani e la sicurezza dei confini.

Lavoratori stranieri e caporalato: nuove regole di ingresso

Il decreto-legge introduce importanti novità per semplificare e accelerare le procedure di ingresso in Italia per motivi di lavoro. Tra le principali misure, spiccano:
Precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro prima del cosiddetto “click day”, per consentire controlli più approfonditi.
Interoperabilità dei sistemi informatici dei Ministeri, INPS e Agenzia delle Entrate, al fine di automatizzare le verifiche sui dati.
Obbligo di conferma da parte del datore di lavoro prima del rilascio del visto per il lavoratore straniero.
Digitalizzazione delle procedure, eliminando la necessità di presentarsi fisicamente presso gli uffici preposti.
Inibizione del datore di lavoro per tre anni se non provvede alla stipula del contratto di lavoro dopo l’ingresso dello straniero.
Canali di ingresso sperimentali per l’assistenza a grandi anziani e disabili, con un limite di 10.000 unità per il 2025.

Tutela delle vittime di caporalato

Il decreto rafforza le tutele per le vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato, introducendo il permesso di soggiorno per casi speciali. Questo provvedimento estende l’applicazione del programma di emersione e assistenza sociale e consente la conversione del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o studio, previa iscrizione a corsi regolari. Viene inoltre previsto il patrocinio gratuito per coloro che collaborano all’emersione del reato di caporalato, favorendo l’individuazione dei responsabili.

Flussi migratori e protezione internazionale

Il decreto affronta anche la gestione dei flussi migratori, introducendo misure per rafforzare i controlli alle frontiere e garantire un maggiore coordinamento tra le autorità competenti. Tra le disposizioni principali:
Obblighi di collaborazione da parte degli stranieri richiedenti asilo, inclusi quelli soccorsi in mare, per l’accertamento della loro identità e cittadinanza.
Misure di respingimento alla frontiera per coloro rintracciati in attività di soccorso in mare e soggetti a rischio di fuga.
Revoca della protezione speciale, in caso di fondati motivi di pericolo per la sicurezza dello Stato.
Inoltre, la procedura di protezione internazionale sarà soggetta a una nuova disciplina che prevede il ritiro implicito della domanda in caso di allontanamento ingiustificato dello straniero dalle strutture di accoglienza.

Procedimenti giurisdizionali e impugnazioni

Infine, il decreto-legge introduce modifiche ai procedimenti giurisdizionali, riducendo i tempi per le impugnazioni contro i provvedimenti di trattenimento e respingimento alla frontiera. Il termine per presentare ricorso è ridotto da 14 a 7 giorni, e il giudice competente avrà 60 giorni per decidere in merito all’impugnazione.

Con queste nuove disposizioni, il governo mira a bilanciare la necessità di flussi migratori regolamentati con una maggiore tutela delle vittime di sfruttamento e una gestione più efficace delle richieste di protezione internazionale.

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Stranieri e comunitari

La gestione dei cittadini stranieri e comunitari costituisce da sempre uno degli aspetti più delicati dell’attività dell’ufficio anagrafe, in considerazione delle complessità derivanti da un quadro giuridico molto articolato ed in costante evoluzione. Le normali procedure anagrafiche devono necessariamente confrontarsi con la disciplina nazionale in materia di immigrazione per i cittadini di paesi terzi e con la normativa di matrice comunitaria per la libera circolazione e il soggiorno dei cittadini dell’Unione Europea. L’obiettivo dell’opera è quello di mettere a disposizione degli operatori uno strumento pratico, di facile consultazione, che riesca a delineare in modo chiaro ed esaustivo le corrette procedure da applicare nei singoli casi. Dopo i primi due capitoli dedicati alla ricostruzione del quadro normativo rispettivamente in materia di immigrazione dei cittadini extraUE e di libera circolazione dei cittadini comunitari, il volume illustra con un approccio prevalentemente pratico le diverse attività che l’ufficiale d’anagrafe è chiamato a porre in essere relativamente alle iscrizioni, mutazioni e cancellazioni anagrafiche, ponendo in risalto la diversa incidenza nel procedimento amministrativo delle condizioni di regolarità e di legalità del soggiorno. Il volume analizza inoltre le specificità dei richiedenti protezione internazionale e dei cittadini del Regno Unito dopo la Brexit. Un intero capitolo è dedicato alla complessa tematica dell’attestazione di soggiorno permanente dei cittadini comunitari. Da ultimo è affrontata la recentissima questione della protezione temporanea accordata ai profughi ucraini in fuga dal conflitto bellico. L’opera è corredata da tutta la modulistica necessaria per agevolare il lavoro degli operatori, quest’ultima disponibile anche in versione compilabile. William Damiani Funzionario comunale, esperto in materia di Anagrafe e Diritto Amministrativo.

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