Fecondazione eterologa: la regione Toscana approva una delibera

Fecondazione eterologa: la regione Toscana approva una delibera

E’ stata la Toscana a rompere gli indugi, prima in Italia a prendere un’iniziativa del genere: la giunta regionale ha approvato una delibera che regolamenta la fecondazione eterologa, a cui ha dato il via libera di fatto una recente sentenza della Corte Costituzionale. Le norme entreranno in vigore nel territorio toscano con la pubblicazione dell’atto nel bollettino ufficiale e intervengono esplicitamente, come spiega l’assessorato alla Sanità, “al fine di garantire che le donazioni avvengano attraverso protocolli medico-sanitari rigorosi e si assicuri piena ed effettiva gratuità delle donazioni” per “scongiurare così rischi di commercializzazione”.

Le direttive prevedono l’adozione di iniziative necessarie per rispettare tracciabilità, anonimato e privacy. “La Toscana – ha commentato l’assessore regionale Luigi Marroni – ha deciso di intervenire dettando direttive certe destinate ai centri privati, privati accreditati e pubblici, in attesa delle determinazioni del governo e per evitare un far west in una materia così delicata”, ribadendo che “un’omogeneità a livello nazionale è assolutamente auspicabile” e che da parte della Toscana “non si tratta assolutamente di una fuga in avanti”.

Il tavolo tecnico convocato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin per fare chiarezza sulla fecondazione eterologa aveva confermato proprio oggi che, al di là dei provvedimenti normativi che saranno adottati, “non sussistono particolari impedimenti all’attivazione delle procedure di donazione di gameti”. Ecco perché il governo è al lavoro per mettere i paletti a quella che rischia di diventare una vera e propria giungla, una corsa senza regole.

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