I morti passano dogana? Sì, ma con proprie e specifiche modalità

I morti passano dogana? Sì, ma con proprie e specifiche modalità

Qualcuno, ragionevolmente, può essersi chiesto quale relazione possa esservi tra il d.P.CM. 4 novembre 2010, n. 242 e le procedure di trasporto internazionale di salma o, più precisamente, quelle riguardanti i”passaporti mortuari”, considerati dall’Accordo fatto a Berlino il 10/2/1937.
Lo chiarisce la circolare SEFIT n. 2730/2011/AG del 9/3/2011, con cui si affrontano, tra l’altro, anche le procedure da seguire, considerando come, di fatto, l’autorità comunale, venga ad assumere la veste, nello specifico, anche di autorità doganale.
Pur non essendo i feretri soggetti a pagamenti di diritti, dazi o simili. Per altro, poiché il “titolo di viaggio” (cioè il passaporto mortuario) legittima determinati trasporti, merita la debita attenzione le eventualità di possibili trasporti “interni”.

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