STATO CIVILE - Riconoscimento della genitorialità di due padri

La Corte di Appello Trento riconosce efficacia giuridica al provvedimento straniero
La Corte d’Appello di Trento, con ordinanza del 24/2/2017 ha riconosciuto la possibilità a due genitori dello stesso sesso di essere considerati entrambi padri di due bambini nati all’estero con madre surrogata.La pronuncia della Corte d’appello di Trento attribuisce pieno valore ed efficacia in Italia alla decisione della Corte superiore di giustizia del Canada, paese di cui i minori sono cittadini jus soli, rilevando “l’illegittimità del rifiuto dell’ufficiale di stato civile di un comune trentino di aggiungere il secondo padre all’atto di nascita”.L’ufficiale di stato civile aveva respinto la richiesta di trascrizione ritenendo contrario all’ordine pubblico il provvedimento emesso in Canada, affermando che in base alla normativa vigente i genitori devono essere necessariamente di sesso diverso.

La decisione ha disposto il riconoscimento di efficacia giuridica “al provvedimento straniero che stabiliva la sussistenza di un legame genitoriale tra due minori nati grazie alla gestazione per altri e il loro padre non genetico”.

Secondo la Corte, infatti, “l’insussistenza di un legame genetico tra i minori e il padre non è di ostacolo al riconoscimento di efficacia giuridica al provvedimento straniero: si deve infatti escludere che nel nostro ordinamento vi sia un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico fra il genitore e il nato; all’opposto deve essere considerata l’importanza assunta a livello normativo dal concetto di responsabilità genitoriale che si manifesta nella consapevole decisione di allevare ed accudire il nato; la favorevole considerazione da parte dell’ordinamento al progetto di formazione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di figli anche indipendentemente dal dato genetico, con la regolamentazione dell’istituto dell’adozione; la possibile assenza di relazione biologica con uno dei genitori (nella specie il padre) per i figli nati da tecniche di fecondazione eterologa consentite.“.

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