Legge di conversione d.l. 66: via la tassa di concessione governativa per i passaporti,  “diritti” per il riconoscimento della cittadinanza italiana

Legge di conversione d.l. 66: via la tassa di concessione governativa per i passaporti,  “diritti” per il riconoscimento della cittadinanza italiana

Con la l. 23.6.2014, n. 89 si è avuta la conversione del d.l. 24.4.20147, n. 66, con numerose modificazioni. Tra queste si segnala l’art. 5-bis che introduce un diritto per il riconoscimento della cittadinanza italiana (300 euro) in capo ai maggiorenni, nonché la “sostituzione” della tassa di concessione governativa, annuale, per il rilascio dei passaporti con un “contributo amministrativo” (75,30 euro), escluso il rimborso del costo del relativo libretto. Sul primo, intervenendosi sulla Tariffa dei c.d. diritti consolari, potrebbe porsi la questione se tale diritto sia dovuto anche per i riconoscimenti della cittadinanza italiana che, in ragione della residenza (o, sed hoc id est, della dimora abituale effettiva e deditamente accertata sussistente; art. 43, 2 c.c. ) in Italia anche ai provvedimenti di trattamento in vista di un riconoscimento della cittadinanza italiana rientranti nelle competenze dei Sindaci dei comuni di residenza. Il tenore letterale porterebbe ad una risposta negativa, ma la ragionevolezza potrebbe suggerire, in prospettiva, una modifica della norma in termini di parità di trattamento delle medesime attività istruttorie.

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