L’Olanda ha annunciato la sospensione temporanea dell’accordo di Schengen e la reintroduzione dei controlli alle frontiere a partire dal 9 dicembre 2024 fino all’8 giugno 2025. La decisione, comunicata ufficialmente alla Commissione Europea l’11 novembre, fa parte di una serie di misure straordinarie adottate dal governo olandese per arginare l’immigrazione irregolare e combattere il traffico di migranti.
Misure anti-immigrazione del governo olandese
Il provvedimento rientra in un più ampio pacchetto di restrizioni volto a controllare i flussi migratori nel Paese. Tra le misure annunciate spiccano:
– Reintroduzione dei controlli alle frontiere: verranno effettuati controlli alle frontiere interne per limitare l’ingresso di migranti irregolari.
– Riduzione dei visti temporanei: il governo intende ridurre la durata dei visti concessi per soggiorni temporanei.
– Limitazioni al ricongiungimento familiare: saranno applicate restrizioni ai familiari di coloro che hanno ottenuto asilo nei Paesi Bassi, per limitare il numero di arrivi tramite ricongiungimento.
– Dichiarazione di aree sicure in Siria: il governo prevede di dichiarare alcune aree della Siria, devastate dalla guerra civile, come “zone sicure”. Questo consentirà di respingere le domande di asilo presentate da migranti provenienti da tali regioni, tra cui spiccano i siriani, che costituiscono il gruppo nazionale più numeroso tra i richiedenti asilo nei Paesi Bassi.
La decisione di sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen è stata giustificata dalle autorità olandesi con la necessità di contenere l’immigrazione irregolare e di rafforzare la sicurezza interna. La Commissione Europea, tramite una sua portavoce, ha dichiarato che valuterà attentamente la notifica olandese e rimarrà in stretto contatto con le autorità locali per monitorare la situazione.
Anche la Norvegia prolunga lo stop a Schengen
La Norvegia ha deciso di seguire l’esempio olandese prorogando la sospensione dell’accordo di Schengen fino al 1° dicembre 2024. Il ministro della Giustizia norvegese, Emilie Mahn, ha dichiarato che la misura è stata estesa per garantire una maggiore protezione contro potenziali atti di terrorismo.
La Norvegia aveva già introdotto controlli temporanei alle frontiere dal 1° ottobre 2024, come parte di un’iniziativa per limitare i rischi legati alla libera circolazione. Pur non facendo parte dell’Unione Europea, la Norvegia è uno dei Paesi che ha sottoscritto gli accordi di Schengen, insieme a Svizzera e Islanda, permettendo la libera circolazione delle persone all’interno dell’area.
Implicazioni della sospensione di Schengen
La sospensione dell’accordo di Schengen da parte di Olanda e Norvegia rappresenta una misura significativa che avrà ripercussioni sui movimenti di persone all’interno dell’area Schengen. La decisione riflette le crescenti preoccupazioni dei governi europei riguardo alla gestione dei flussi migratori e alla sicurezza interna, specialmente in un contesto di crescente instabilità geopolitica.
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