Gli enti locali potranno presentare domanda di contributo per attivare servizi di accoglienza in favore dei minori stranieri non accompagnati.
Le proposte progettuali dovranno garantire il rispetto dei diritti di cui è portatore il minore straniero non accompagnato secondo la normativa nazionale e internazionale vigente; inoltre, dovranno assicurare l’avvio graduale del giovane verso l’autonomia e l’inclusione nel tessuto sociale del territorio.
Il capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione ha stabilito, con apposito provvedimento, la capacità ricettiva del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) in un numero non inferiore a 1.000 posti di accoglienza fino al 31 dicembre 2016.
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