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Censimento permanente della popolazione: circa 650 mila questionari già completati
A un mese dall’avvio della rilevazione sulla popolazione si viaggia a una media di oltre 18 mila invii al giorno

Il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, partito ufficialmente lo scorso ottobre, ha toccato il 12 novembre quota 650 mila questionari completati, su un milione e 400 mila famiglie coinvolte. Il superamento di questa soglia a un mese dalla conclusione, fissata per il 12 dicembre, è un segnale della forte collaborazione riscontrata verso questo nuovo censimento, che prevede una cadenza annuale e non più decennale. Il censimento permanente fornisce informazioni continue e tempestive utili per capire i bisogni degli individui  nelle diverse fasi della vita e per programmare e gestire i servizi sul territorio.

Il nuovo Censimento permanente della popolazione interessa ad ogni edizione un totale di circa 3,5 milioni di persone – sempre diverse nell’arco di quattro anni – residenti in 2.852 comuni italiani. In merito ai comuni, una parte partecipa tutti gli anni alle operazioni censuarie, il resto dei comuni ruota ma tutti saranno coinvolti entro il 2021, anno di riferimento per i censimenti nazionali secondo il Regolamento europeo. I dati ottenuti saranno di tipo censuario, quindi riferiti all’intera popolazione del nostro Paese: un risultato oggi raggiungibile grazie all’integrazione statistica tra rilevazioni campionarie e dati di fonti amministrative.

«650 mila questionari completati già in questa fase sono un chiaro segnale che le famiglie stanno apprezzando le molte innovazioni dei nuovi censimenti – spiega Roberto Monducci,  Direttore Istat del Dipartimento per la produzione statistica – come la piattaforma di raccolta dei dati e la rete di raccolta, improntati a ridurre a livello ottimale le indagini dirette sui cittadini e il cosiddetto “disagio statistico”, grazie all’uso del patrimonio informativo su individui, famiglie e abitazioni già in possesso della pubblica amministrazione. A questa accoglienza positiva dei cittadini si aggiunge un vantaggio altrettanto importante: il risparmio di centinaia di milioni di euro di soldi pubblici rispetto ai costi del vecchio censimento decennale».

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