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Reddito di cittadinanza: le prime riflessioni elaborate dall’ANCI
I compiti dei Comuni

Sono disponibili le prime riflessioni elaborate dall’ANCI in merito al decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”. Il documento è stato presentato in occasione del Consiglio Nazionale dell’ANCI, tenutosi a Roma lo scorso 31 gennaio.

I compiti dei Comuni

· verificare i requisiti di soggiorno e residenza (residenza in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in modo continuativo);
· convocare i richiedenti con bisogni complessi entro 30 gg dal riconoscimento del beneficio;
· effettuare la valutazione multidimensionale e predisporre il Patto per l’Inclusione Sociale;
· attivare i progetti di presa in carico sociale anche dei beneficiari che sottoscrivono il Patto per il lavoro ove opportuno e richiesto;
· entro 6 mesi dell’entrata in vigore del decreto predisporre i progetti di utilità sociale per tutti i beneficiari che abbiano sottoscritto i Patto per il lavoro e/o il Patto per l’inclusione sociale (max 8 ore settimanali);
· alimentare le banche dati previste nel decreto;
· segnalare le informazioni sui fatti suscettibili di dar luogo a sanzioni o alla decadenza del beneficio.

Controlli anagrafici

I controlli anagrafici in capo ai Comuni risultano, nelle more dell’attuazione dell’Anagrafe Nazionale della popolazione residente, eccessivamente onerosi. Il requisito dei dieci anni di residenza, di cui gli ultimi due continuativi, richiede infatti tempi molto lunghi, l’impiego di risorse umane dedicate e grandi difficoltà di interlocuzione con gli uffici anagrafici di altri Comuni, in caso di spostamento di residenza.
Chiediamo quindi che in merito ai requisiti di residenza, nelle more dell’attuazione dell’Anagrafe Nazionale, resti in capo ai Comuni la verifica degli ultimi due anni continuativi, mentre si preveda per i precedenti otto anni una verifica a campione.

>> CONSULTA IL DOCUMENTO ANCI INTEGRALE


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