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Le assunzioni a tempo indeterminato nel 2019
Le regole per le assunzioni a tempo indeterminato di personale sono già cambiate due volte dall’inizio dell’anno, per fortuna in ambedue i casi con un loro aumento

Le regole per le assunzioni a tempo indeterminato di personale sono già cambiate due volte dall’inizio dell’anno, per fortuna in ambedue i casi con un loro aumento. Il che obbliga le amministrazioni a dovere adottare una nuova programmazione del fabbisogno se vogliono utilizzare gli ampliamenti. È alle viste una nuova modifica legislativa con una radicale revisione delle regole e con la introduzione di differenziazioni in base al grado di “virtuosità” delle amministrazioni. Le modifiche sono state contenute prima nella Legge di Bilancio 2019 e poi nella legge di conversione del d.l. n. 4/2019.
Vi sono due ulteriori elementi di novità contenuti nella legge di conversione del decreto su quota 100 ed il reddito di cittadinanza: i neo assunti devono restare in servizio presso lo stesso Ente per almeno 5 anni ed il blocco dello scorrimento delle graduatorie dei nuovi concorsi viene limitato consentendo la sostituzione dei vincitori che cessano dal servizio.
Ricordiamo che, in aggiunta, le amministrazioni possono utilizzare nel triennio 2018/2020, sulla base delle previsioni dell’articolo del d.lgs. n. 75/2017, per le stabilizzazioni dei precari anche le risorse che derivano dal taglio della spesa mediamente sostenuta nel triennio 2015/2017 per le assunzioni flessibili.

 

La sostituzione dei cessati nell’anno
Un primo aumento delle capacità assunzionali a tempo indeterminato è il consentire nel triennio 2019/2021 le assunzioni in sostituzione di dipendenti che cessano nello stesso anno e non più di quelli che sono cessati nell’anno o negli anni precedenti. Questa possibilità è utilizzabile per il triennio 2019/2021. Per cui nella programmazione del fabbisogno le amministrazioni possono inserire le sostituzioni, sempre nel tetto del 100% dei risparmi, delle cessazioni che intervengono nello stesso anno. Dopo l’adozione del programma di fabbisogno possono essere avviate le procedure di assunzione, mentre l’assunzione è prudenzialmente subordinata all’effettivo collocamento in quiescenza del dipendente.

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