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I Demografici in prima linea e la formazione necessaria
In anteprima l'editoriale della Rivista “I Servizi Demografici n. 11/2019"

In anteprima l’editoriale della Rivista “I Servizi Demografici n. 11/2019

Da diversi anni assistiamo ad una crescita costante di competenze che vengono assegnate agli operatori dei Servizi Demografici dall’entrata in vigore di nuove normative o dall’applicazione dei principi o delle decisioni dei giudici di qualsiasi grado, che comunque li vedono coinvolti: dalla legge 162/2014 che ha introdotto la separazione e divorzio di fronte all’ufficiale dello stato civile, fino ad arrivare alle recenti sentenze in materia di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, passando attraverso le unioni civili e le convivenze di fatto, la giurisprudenza della Corte Costituzionale, la giurisprudenza della Corte di Cassazione in materia di genitorialità e di trascrizione degli atti di nascita, solamente per citare gli aspetti più eclatanti.
Non vi è dubbio che sia cambiato profondamente il ruolo degli operatori dei servizi demografici, ufficiali di stato civile, ufficiali di anagrafe, responsabili dell’ufficio elettorale: da onesti funzionari addetti ad operazioni amministrative di registrazione di eventi e provvedimenti, all’aggiornamento di schedari e custodia di fascicoli, sono passati ad essere autorità amministrativa indispensabile e fondamentale per il riconoscimento degli status, delle variazioni degli stessi e per l’esercizio dei diritti corrispondenti e correlati. Oggi gli uffici demografici sono chiamati a svolgere funzioni particolarmente importanti, complesse ed impegnative, che incidono direttamente nella vita dei cittadini, con un accresciuto carico di responsabilità degli operatori che sono esposti al contenzioso da parte di coloro che non vedono accolte le loro richieste: purtroppo, a volte non importa se tali istanze siano legittime, se le pretese siano fondate, ma intanto si solleva la problematica sperando che possa esservi qualche sindaco o amministratore disposto a farla propria e adottare personalmente il provvedimento in sostituzione del funzionario delegato (magari dopo aver consultato il segretario generale che neanche è mai entrato negli uffici demografici), oppure un tribunale che non si preoccupi più di tanto di approfondire gli aspetti controversi della materia.

In Tutto questo è avvenuto molto rapidamente e, forse, anche ben oltre le intenzioni del legislatore e dei magistrati, spesso senza che gli amministratori locali se ne rendessero conto: ne sono invece pienamente consapevoli gli operatori demografici che, con il senso di responsabilità che li ha sempre contraddistinti, chiedono almeno di poter essere preparati ad affrontare i nuovi impegni e le nuove sfide, di poter avere quella formazione di qualità necessaria anche nello svolgimento degli adempimenti quotidiani, di poter elevare il proprio livello di professionalità per fornire le corrette risposte alle istanze dei cittadini.
In tal senso, oltre alle tante iniziative di formazione, studio ed aggiornamento che Anusca mette in campo costantemente, è doveroso ricordare il XXXIX Convegno Nazionale Anusca che si terrà dal 2 al 6 dicembre ad Abano Terme, dal titolo “Una pubblica amministrazione che guarda al futuro: il contributo dei servizi demografici”: si tratta dell’evento in materia demografica più importante dell’anno, quattro giorni di alta formazione nel corso dei quali vengono affrontati gli argomenti più attuali e rilevanti nelle materie dei servizi demografici. Sul palco della sala principale si alterneranno docenti universitari, giuristi, Prefetti e funzionari ministeriali, avvocati e studiosi, che affronteranno argomenti e tematiche molto sentite e coinvolgenti, mentre nelle salette si svolgeranno, a getto continuo, interventi di taglio pratico-operativo con particolare attenzione agli aspetti procedurali. A disposizione dei partecipanti, anche una apposita stanza quesiti, dove contattare gli esperti Anusca, per affrontare, per esempio, il caso specifico rimasto in sospeso in ufficio, così da portare la soluzione al rientro in sede: senza dimenticare che ai quesiti degli operatori è dedicata anche l’ultima mattinata, che ottiene sempre una notevole presenza di pubblico.
Il programma del Convegno è disponibile da tempo sul sito Anusca e gli argomenti ed i temi affrontati come anche il livello degli interventi e la qualità dei relatori (tra i quali, come oramai avviene da molti anni, illustri docenti universitari), lasciano prevedere un evento di altissimo livello al quale non si potrà mancare. Il ruolo dei servizi demografici è cambiato negli ultimi anni in maniera quasi rivoluzionaria: è necessario che gli operatori siano pronti ad affrontare le nuove problematiche, le difficoltà quotidiane, le complessità dei casi che si presentano per la soluzione e, a tal fine, il Convegno Nazionale rappresenta un appuntamento, un evento in grado di contribuire ad elevare quella professionalità necessaria per accettare e vincere le sfide derivanti da un quadro giuridico sempre più complesso e dalle richieste dei cittadini sempre più ampie.
Arrivederci ad Abano Terme!

 

 

ANTICIPAZIONE DEL SOMMARIO (FASCICOLO N. 11/2019)

 

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