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Snellimento delle procedure per adozioni internazionali
Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di semplificazione delle procedure per l’adozione internazionale

Il 15 luglio si sono conclusi i lavori alla Camera sull disegno di legge “Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di semplificazione delle procedure per l’adozione internazionale”.

La proposta di legge prende spunto principalmente dalla crisi delle adozioni internazionali, infatti, considerando i dati degli ultimi anni, se nel 2006 i decreti di idoneità ottenuti dalle coppie sono stati 6.237, nel 2009 sono stati 4.509, fino al 2012 con un calo a 4.000.

I dati ci dicono che l’ingente esborso economico per concludere un’adozione internazionale è uno dei principali motivi che ha determinato un deciso decremento delle dichiarazioni di disponibilità all’adozione. È indubbio che i costi dell’adozione internazionale e la crisi economica non possono considerarsi l’unica ragione del calo di richieste di idoneità e che, invece, come già rilevato, una delle principali ragioni della crisi dell’adozione internazionale deve essere individuata in procedure amministrative farraginose oltre che, naturalmente, in dinamiche politico-sociali interne ai Paesi d’origine.

La proposta di legge si prefigge quindi di modificare l’iter procedurale e di ridurre i costi dell’adozione.

Nel corso della discussione del provvedimento i partiti hanno presentato varie mozioni dalle quali risulta che, mentre la questione dello snellimento delle procedure e della riduzione dei costi per incrementare le adozioni mette tutti d’accordo, le restrizioni relative alle coppie gay e alla religione creano un sostanziale divario tra destra e sinistra.

A sollevare la questione sono stati la Lega Nord (Marco Rondini) e Fratelli d’Italia (Fabio Rampelli)

Infatti Rampelli dichiara “C’è uniformità tra i partiti nella richiesta di rendere l’adozione accessibile a tutti, meno costosa e quindi capace di escludere una sorta di selezione genitoriale per censo. C’è invece un abisso che ci separa dalla sinistra sulla limitazione del percorso adottivo alle famiglie composte da genitori di sesso differente, a tutela del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. Ed è invece per questo che il Governo ha espresso parere negativo”.

Lia Quartapelle del PD, invece appoggia in pieno la questione proponendo anche di “rafforzare la capacità di cooperazione in tema di tutela dei diritti dei minori e, più in generale, di garantire la possibilità di stipula con quei Paesi con cui i rapporti sono più incerti, di erogare le risorse dovute per il triennio 2011-2013”. Per facilitare le adozioni il pd propone anche un ragionamento sui benefici fiscali per le coppie che adottano e, in modo particolare, per le adozioni di bambini con bisogni speciali.

In conclusione, martedì scorso la Camera ha approvato la mozione Quartapelle-Procopio e respinto le mozioni Rampelli  e Rondini (limitatamente alla premessa e ai primi due capoversi del dispositivo e limitatamente al terzo capoverso del dispositivo) in materia di adozioni internazionali.

Adesso la discussione passa al Senato.

>> Leggi il testo della proposta di legge


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