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Massima libertà sull’attribuzione del cognome
In discussione alla Camera oggi il testo del ddl

La Commissione giustizia della Camera ha concluso l’esame del testo unificato AC. 360-A che, anche in relazione alla recente giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, modifica disciplina civilistica in materia di attribuzione del cognome ai figli, prevedendo la possibilità di attribuire a questi ultimi il cognome materno.

In particolare, il provvedimento prevede che al figlio nato nel matrimonio, su accordo dei genitori, possa essere il cognome di uno dei genitori oppure di entrambi nell’ordine concordato.

Nel caso non ci fosse accordo, consegue l’attribuzione, in ordine alfabetico, di entrambi i cognomi dei genitori.

La stessa regola varrà per il figlio nato fuori dal matrimonio che venga riconosciuto contemporaneamente da entrambi i genitori. Se il figlio è riconosciuto da un solo genitore ne assume il cognome e laddove l’altro genitore effettui il riconoscimento in un secondo momento (tanto volontariamente quanto a seguito di accertamento giudiziale), il cognome di questi si aggiunge al primo solo con il consenso del genitore che ha riconosciuto il figlio per primo nonché, se ha già compiuto 14 anni, del figlio stesso.

Il testo unificato oggi all’esame dell’Assemblea della Camera dei deputati dispone inoltre che:

Altre previsioni della proposta di legge riguardano l’attribuzione del cognome all’adottato maggiorenne e garantiscono al figlio maggiorenne, cui sia stato attribuito in base alla legge vigente al momento della nascita il solo cognome paterno o materno, la possibilità di aggiungere al proprio il cognome della madre o del padre.


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