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Nozze gay, anche Roma e Napoli le registreranno
Il terzo e quarto caso dopo Grosseto e Fano

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha firmato la scorsa settimana un provvedimento con cui ordina al personale dell’ufficio anagrafe del Comune di Napoli di registrare i matrimoni gay celebrati all’estero. ”Siamo convinti – aggiunge De Magistris – che il sindaco abbia il diritto e il dovere di far trascrivere presso gli uffici dell’Anagrafe e dello Stato civile i matrimoni che, purtroppo, per ora possono essere celebrati soltanto all’estero”.

Oggi il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha deciso di riconoscere i matrimoni gay celebrati all’estero, Infatti ha dichiarato: “Quando si tratta di diritti civili non arretriamo davanti a nessuno. Io ho non ho paura della parola matrimonio e noi riconosceremo – o almeno io chiederò che possano essere riconosciuti – i matrimoni, qualunque sia il sesso degli sposi, che sono celebrati all’estero”.

Questi ultimi non sono episodi isolati. Infatti della trascrizione all’anagrafe e allo stato civile delle nozze gay celebrate all’estero ormai nel nostro Paese si parla da tempo. Il primo caso c’è stato a Grosseto dove nell’aprile scorso il matrimonio di una coppia sposata a New York è stato trascritto ufficialmente nel registro di stato civile del Comune che però inizialmente si era opposto. In quel caso infatti la vicenda aveva riguardato più le aule giudiziarie con l’intervento del Tribunale civile ad ordinare la trascrizione. A Favore delle nozze gay si sono poi schierati numerosi comuni fino alla seconda trascrizione in Italia avvenuta a Fano nel maggio scorso e infine c’è stata l’importantissima sentenza della Corte Costituzionale n. 170 dell’11 giugno 2014 che si è pronunciata, appunto, sulla possibilità di riconoscere nel nostro ordinamento, come valido e pienamente efficace, il matrimonio tra persone dello stesso sesso.


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