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Città metropolitane, province ed altri EE. LL.: dall'8/4/2014 è in vigore la “nuova” legge

Il fenomeno degli atti normativi redatti in unico articolo e numerosissimi commi si sta diffondendo; dopo la Legge di stabilità 2014, anche la L. 7/4/2014, n. 56 segue la medesima sorte (con 151 commi).

Si tratta dell’effetto di approvazione sulla base di emendamento interamente sostitutivo posto dal Governo, correlativamente alla questione di fiducia, ma ciò non favorisce la lettura delle norme.

Vi è una forte propensione per sistemi elettivi di 2° grado e con voto ponderato, riduzione degli organi, ma anche una certa quale “assonanza” tra città metropolitane e province non “traslate” nelle prime.

E’ preconizzata una forte rivisitazione delle “geografie amministrative”, sia negli ambiti metropolitani, come per i comuni minori, per questi ultimi con estinzioni, soppressioni, ecc. di comuni.

Chissà per quale motivo viene alla mente la situazione della serenissima Repubblica di Venezia della prima metà del sec. XVIII, cioè in epoca in cui si era esaurita la funzione di tale entità e quello Stato guardava ormai al proprio ombelico, dove si è avuta una revisione  delle “geografie amministrative”, per quanto  alcune comunità locali abbiano conservato titolarità patrimoniali (o, demaniali?).

DOCUMENTI COLLEGATI:
LEGGE 7 aprile 2014, n. 56
Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni.
(GU Serie Generale n. 81 del 7-4-2014: in vigore dal: 8/4/2014)


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