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Destinazione Italia o destinazione estero? Una nuova fattispecie (camerale) di esenzione dall’imposta di bollo

L’art. 5, 4 D.-L. 23/12/2013, n. 145, convert. in L. 21/2/2014, n. 9 “Interventi urgenti di avvio del piano “Destinazione Italia“.”, prevede che le Camere di commercio competenti rilascino su richiesta delle imprese i certificati camerali anche in lingua inglese che, esclusivamente ai fini dell’utilizzo in uno Stato estero, sono esenti dall’imposta di bollo. A ben vedere, sembrerebbe che si tratti di un’applicazione, per quanto in direzione inversa, del principio presente nell’art. 2 d.P.R. 26/10/1972, n. 642 (principio non sempre ricordato), anche se limitato alla specifica fattispecie per cui è stata formulata la disposizione recante questa nuova esenzione. Per inciso, l’art. 9 del D.-L., dopo la sua conversione, riduce decisamente le misure volte a favorire la lettura (con il bonus del 19%), mentre (art. 13-bis, 2) si introduce il … risciò!

DOCUMENTI COLLEGATI
TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 23 dicembre 2013, n. 145
Testo del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 300 del 23 dicembre 2013), coordinato con la legge di conversione 21 febbraio 2014, n. 9 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Interventi urgenti di avvio del piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonche’ misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.». (14A01372) (GU Serie Generale n.43 del 21-2-2014)


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