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CIE e servizi digitali
Dal 1° marzo i servizi digitali della Pubblica Amministrazione accessibili con la carta d'identità elettronica

Con una nota del 1° marzo il Ministero dell’Interno ricorda l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di consentire l’accesso ai propri servizi digitali anche con la CIE, in attuazione di quanto indicato dal Decreto Semplificazioni, che incentiva al massimo l’uso dell’identità digitale come strumento di dialogo tra cittadini ed enti pubblici.
La carta d’identità elettronica riveste un ruolo determinante nel processo di digitalizzazione del Paese. 19 milioni di cittadini possiedono già CIE che rappresenta la prima identità digitale con cui accedere in modo sicuro e semplice al mondo dei servizi online della PA. Grazie alle sue caratteristiche di sicurezza, versatilità e interoperabilità, non è solo un documento di riconoscimento ma è soprattutto una chiave d’accesso rapida e sicura con cui attivare un dialogo sempre più diretto ed efficace con la pubblica amministrazione.
La Carta d’Identità Elettronica, inoltre, ha il vantaggio di essere uno strumento valido in tutta Europa: la compatibilità con i passaporti consente infatti di utilizzarla come documento di viaggio riconosciuto dai Paesi dell’area Schengen e di accedere ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni e soggetti privati dei vari stati membri dell’Unione Europea.
La CIE può essere richiesta e utilizzata anche dai cittadini italiani residenti all’estero, regolarmente iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).
Infine, per richiedere la CIE non serve come in passato attendere la scadenza della vecchia carta. Basta recarsi presso il proprio Comune dove si potrà avviare la richiesta e ritirare il documento – o riceverlo direttamente a casa – entro sei giorni lavorativi. Per tutte le informazioni sugli usi di CIE visita il sito www.cartaidentita.interno.gov.it

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