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La gestione del sistema dei servizi di “seconda accoglienza” in favore di stranieri (2014-2015)

Assume particolare rilievo la deliberazione della Corte dei conti, Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, 29 dicembre 2016, n. 19 in materia di gestione del sistema dei servizi di “seconda accoglienza” in favore di stranieri (2014-2015).
Ecco come recita l’apertura della relazione introduttiva al corposo testo della deliberazione:
“Il Sistema di protezione e accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è destinato a diventare il modello di riferimento per l’accoglienza nazionale, tant’è che, con l’avviso pubblicato il 7 ottobre 2015, è stato deciso l’ampliamento della relativa capacità ricettiva di altri 10.000 posti.
Va precisato che, alla data odierna, non esiste ancora un’unica banca dati a fronte delle diverse istituzioni che operano e raccolgono i dati relativi agli immigrati: il Ministero dell’interno (Dipartimento di pubblica sicurezza e Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione) e il Ministero del lavoro.
Sussiste, pertanto, la necessità di costruire un sistema informatico, integrato ed affidabile, che garantisca un riferimento conoscitivo certo e che possa essere di ausilio per migliorare la gestione dell’accoglienza.
Il Ministero dell’interno, solo per i centri SPRAR, con esclusione della gestione delle strutture governative, ha impegnato e speso per l’accoglienza, nel 2015, 208,072 milioni. Il sistema dei richiedenti asilo, così come oggi è strutturato, presenta una serie di criticità.”

 


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