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Cimiteri ed illuminazione votiva: spetta al consiglio comunale la determinazione della forma di gestione di un tale servizio pubblico locale

Appartiene alla competenza del consiglio comunale l’adozione della deliberazione avente ad oggetto l’assunzione, da parte del comune, della gestione diretta del servizio di illuminazione votiva dei cimiteri comunali, seppure in via interinale, fino all’espletamento di gara ad evidenza pubblica per l’individuazione del nuovo concessionario del servizio.

Lo ha ribadito il T.A.R. per la regione Umbria, Sez.1^, sent. n. 445 del 12/8/2013, considerando anche come il Collegio non ignorasse il precedente del TAR Puglia, Lecce, sez. II, 13.1.2006, n. 216, che annovera fra gli atti di carattere gestionale, demandati alla dirigenza, l’affidamento diretto del servizio con carattere interinale e parentetico fra una pregressa gestione ed una nuova, ma lo stesso non appare convincente, e comunque non è conferente al caso di specie, ove non si verte al cospetto di un affidamento diretto ad un soggetto terzo, ma alla decisione di gestione diretta del servizio pubblico da parte dell’amministrazione. Costituisce, questo, un atto di organizzazione del pubblico servizio di illuminazione votiva, espressivo di indirizzo politico-amministrativo, di pertinenza del consiglio comunale.

La competenza avrebbe potuto variare solamente se fosse precedentemente intervenuta un’organica decisione in ordine all’assunzione e gestione del servizio pubblico, e dunque al cospetto di un atto meramente esecutivo.


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