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Il fenomeno migratorio in Italia: il Rapporto Unar

Tanti i dati contenuti nel Rapporto curato dall’Unar(Ufficio Nazionale antidiscriminazioni raziali), l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, illustrati oggi a Roma nel corso di un evento di presentazione, presso il teatro Orione, a cui ha preso parte anche il sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione.

Il ‘Dossier Statistico Immigrazione 2014’, realizzato dal centro studi e ricerche Idos, fornisce dati aggiornati sui flussi migratori verso il nostro Paese, sulla presenza ‘regolare’ degli stranieri ed anche sull’inserimento dei migranti nella società e nel mondo del lavoro. Il documento mira, infatti, ad una conoscenza più approfondita del fenomeno migratorio, troppo spesso limitata e offuscata da luoghi comuni.

Qualche numero. Alla fine del 2013, gli stranieri residenti in Italia erano 4.922.085 su una popolazione complessiva di 60.782.668, con un aumento rispetto all’anno precedente di 164.170 unità (+3,7%).

Le donne sono il 52,7% del totale, i minori oltre un milione, e 802mila gli iscritti a scuola nell’anno scolastico 2013/2014, il 9% di tutti gli iscritti.

L’incidenza dei residenti stranieri ha raggiunto, quindi, l’8,1% del totale, ma un quarto di essi risiede in sole quattro province (Roma, Milano, Torino e Brescia).

Altro dato significativo riguarda la provenienza dei migranti. Circa la metà proviene da soli cinque Paesi (Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina).  In diminuzione, a causa della crisi economica, i flussi di ingresso di nuovi lavoratori.


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