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Lavoratori rumeni e bulgari: abolito il regime transitorio per la libera circolazione nell'UE

Dal 1 gennaio 2012 sono abolite le barriere alla libera circolazione per rumeni e bulgari che per lavorare in Italia non devono più passare per lo Sportello Unico per l’Immigrazione.

L’ingresso della Bulgaria e della Romania nell’Unione europea nel 2007 era stato limitato da alcune norme contenute nel Trattato di Adesione che prevedevano un regime transitorio alla circolazione dei lavoratori di questi due paesi che potevano essere assunti da un datore di lavoro, in determinati settori, solo dopo aver richiesto preventiva autorizzazione (nulla osta) allo Sportello Unico per l’Immigrazione.

Il regime transitorio non veniva applicato per alcuni settori liberalizzati quali: lavoro stagionale, agricolo, turistico-alberghiero, lavoro domestico o assistenza alle persone, nel settore edilizio, metal meccanico, dirigenziale e per i lavoratori altamente qualificati.

L’Italia poteva prorogare al massimo per altri 2 anni (fino al 2013) il regime transitorio come soluzione allo squilibrio del lavoro interno dovuto ai nuovi ingressi nel paese.Tuttavia ha deciso di accogliere l’invito che il Parlamento europeo ha manifestato nella risoluzione del 15 dicembre 2011 rinunciando al rinnovo delle deroghe ai trattati di integrazione europea e abbandonando il regime transitorio in materia di accesso al mercato del lavoro subordinato per i cittadini bulgari e romeni.

Con l’abolizione del regime transitorio i cittadini romeni e bulgari potranno essere assunti senza dover richiedere il preventivo nulla osta allo Sportello Unico per l’Immigrazione, dando solo le ordinarie comunicazioni ai Centri per l’Impiego e ai competenti Enti previdenziali e assistenziali.

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