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XV Censimento ISTAT. Chi non risponde può essere cancellato dall'anagrafe. Per gli stranieri a rischio la richiesta di cittadinanza
(fonte: www.regione.emilia-romagna.it)

Una lettera firmata dall’Assessore Politiche sociali Teresa Marzocchi, dal Difensore Civico Daniele Lugli e dal Presidente di ANCI Emilia-Romagna Daniele Manca per sensibilizzare i Sindaci sui rischi per le persone straniere residenti che non dovessero rispondere al questionario. La documentazione di ISTAT è esclusivamente in italiano e molti stranieri potrebbero non comprendere l’importanza di compilare il questionario.

La non compilazione del questionario, oltre a una sanzione amministrativa – ha come conseguenza la cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente (art. 11, c – D.P.R.223/89). Ciò implica una serie di ricadute immediate anche piuttosto gravi: l’anzianità di residenza è infatti requisito per richiedere l’accesso a prestazioni sociali, ai bandi dell’Edilizia residenziale pubblica e, in specifico per le persone straniere, può implicare conseguenze per l’ottenimento della cittadinanza.
Al fine di prevenire il rischio che molte persone straniere siano cancellate dalle anagrafi perdendo così anche l’accesso ad importanti diritti, il Centro regionale contro le discriminazioni in collaborazione con l’Ufficio del Difensore Civico regionale, ha elaborato una scheda informativa tradotta nelle principali lingue straniere.
Può essere scaricata e divulgata presso tutte le sedi utili ed anche utilizzata dai rilevatori per informare le persone straniere sull’importanza del censimento indicando loro eventuali punti di assistenza (da aggiungere nell’apposito spazio bianco) che molte Amministrazioni e altri soggetti hanno attivato sul territorio.

La segnalazione di questa problematica si aggiunge a quanto accaduto quest’estate quando alcuni Comuni nei bandi per le selezioni delle posizioni lavorative temporanee di rilevatori hanno escluso i cittadini extracomunitari regolarmente residenti; questo malgrado le ordinanze emesse nel mese di agosto dai Tribunali di Milano e Genova che hanno ritenuto discriminatoria tale scelta e malgrado le sollecitazioni a modificare i bandi pervenute dal Difensore Civico regionale. La presenza di rilevatori di origine straniera avrebbe in qualche modo potuto infatti mitigare le difficoltà linguistiche e di comprensione dell’importanza del censimento da parte di cittadini e cittadine regolarmente presenti nella nostra regione.

In aiuto agli stranieri all’indirizzo http://sociale.regione.emilia-romagna.it/contro-le-discriminazioni c’è una scheda informativa in albanese, arabo, cinese, francese, inglese, moldavo, polacco, rumeno, russo, spagnolo.

(fonte: www.regione.emilia-romagna.it)


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