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Provvedimenti anagrafici: l’annullamento in autotutela (1 parte)
Come posso intervenire sul procedimento già concluso?

I tempi contingentati e la mole di procedimenti che quotidianamente affronta l’ufficiale d’anagrafe possono portare all’adozione di provvedimenti che possono rivelarsi, col senno di poi, errati. Quando il vulnus che emerge dalla rivalutazione va a incidere sulla legittimità dell’atto, il pubblico ufficiale ha uno strumento definito dalla Legge 241/1990: l’annullamento in autotutela.

Come posso intervenire sul procedimento già concluso?

L’analisi non può che iniziare dagli articoli fondamentali della 241/1990. L’art. 21-octies inquadra il concetto di annullabilità dell’atto amministrativo.
La motivazione dell’annullamento deve, quindi, risiedere – nel caso dei provvedimenti anagrafici – in una nuova carenza della motivazione (di fatto o di diritto) in grado di far crollare la motivazione di legge su cui il provvedimento anagrafico – di iscrizione, variazione o cancellazione – era stato fondato.

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