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Deleghe nei servizi demografici (parte 1)

Il Regolamento anagrafico e quello dello Stato civile attribuiscono espressamente al Sindaco – unico ufficiale d’anagrafe e dello stato civile per forza di legge – l’assegnazione delle deleghe

Chi è titolare di un potere, di un incarico, ma non ha modo, voglia o tempo di provvedere di persona (immaginiamo il Sindaco di una grande metropoli: è ufficiale d’anagrafe ope legis, ma, se dovesse firmare personalmente ogni certificato e ogni pratica, non gli rimarrebbe il tempo per null’altro) delega una o più persone a svolgere il compito in sua vece.

La delega da parte di delegato

Abbiamo portato l’esempio del Sindaco di una grande metropoli: immaginiamo che questi deleghi dieci dirigenti, i quali a loro volta delegano altri dirigenti, che a loro volta delegano gli impiegati … Nel silenzio di legge, la delega da parte di un delegato è dibattuta in dottrina, ma nei servizi demografici è una pratica decisamente sconsigliata: sia il Regolamento anagrafico che quello dello Stato civile attribuiscono espressamente al Sindaco – unico ufficiale d’anagrafe e dello stato civile per forza di legge – l’assegnazione delle deleghe, quindi si ritiene quantomeno inopportuno che una delega arrivi da altra fonte.

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