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Iscrizione anagrafica per riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis (parte 2)
Riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis a stranieri che presentano istanza nel Comune di residenza

La regolarità del soggiorno durante il procedimento di cittadinanza

Cosa accade, rispetto alla regolarità del soggiorno, durante l’iter del procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana? Le verifiche dell’ufficiale dello stato civile potrebbero essere rapide e concludersi in qualche settimana oppure – come accade nei casi più controversi e nei Comuni oggetto di numerose richieste – durare anche dei mesi.
Lo straniero ha pieno diritto di non fare nulla entro il termine di 90 giorni inquadrato nel precedente paragrafo, ma qualora entro tale termine il procedimento di riconoscimento non si sia concluso dovrebbe presentare richiesta di permesso di soggiorno (solitamente per “attesa cittadinanza”).
La scelta se procedere oppure no è naturalmente lasciata all’interessato, ma l’ufficiale d’anagrafe responsabile del procedimento, di concerto con l’ufficiale dello stato civile, farà bene ad avvisarlo per tempo, utilizzando anche la comunicazione di avvio del procedimento di cui agli artt. 7 e 8 della L. 241/1990.
L’iter per il riconoscimento della cittadinanza pone, comunque, lo straniero in una situazione molto particolare. Ma quali controlli dovrebbe fare l’ufficiale d’anagrafe? Cerchiamo di individuare un compromesso tra il rispetto delle norme (in ogni caso da interpretare) e il buon senso.

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