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I tribunali per i minorenni … istigano

Un tribunale per i minorenni ha pronunciato una sentenza di adozione di un minore che, per vari motivi, aveva la residenza (formale) in un dato comune, non avendo gli adottati provveduto a dichiarare il trasferimento di residenza entro i 20 giorni dall’accoglimento, per l’affidamento preadottivo, presso di loro (e passi …; si applicherà l’art. 11 L. 24/12/1954, n. 1228), inviandola per la trascrizione al comune di iscrizione APR dell’adottato (art. 10, 1 RSC), ordinandosi all’USC del comune di residenza di annotare la sentenza a margine dell’atto di nascita “… e di trasmettere copia integrale unitamente all’atto di nascita all’USC del comune di …” (comune di residenza degli adottanti) “… per gli adempimenti di sua competenza …”.
Trascurando quell’avverbio scarsamente comprensibile (… unitamente …), forse intendendo di ordinare la trasmissione della copia integrale dell’atto di nascita, una volta eseguita l’annotazione (che debba essa preceduta dalla trascrizione (art. 28, 2, lett. g) RSC) al tribunale per i minorenni sembra neppure interessare, non si riesce a comprendere quali siano gli adempimenti “di competenza” dell’USC del comune di residenza degli adottanti, salvo non voler ipotizzare che il tribunale per i minorenni pensasse che, in una tale fattispecie, venga a provare applicazione l’art. 12, 9 RSC, cosa, al momento, un po’ … prematura. Dal momento che l’art. 12, 9 RSC non è, ancora, applicabile un tale ordina di trasmettere un estratto per copia integrale, viene a porsi in chiara violazione dell’art. 107 RSC, nelle specificazioni introdotte dall’art. 177, 3 D. Lgs. 30/6/2003, n. 196, difettando sia la richiesta della persona a cui si riferisce l’atto (il minore adottato, rappresentato dai “novelli” genitori adottivi), sia per l’assenza della motivata istanza comprovante l’interesse personale e concreto del richiedente a fini di tutela di una situazione giuridicamente rilevante, sia il decorso dei 70 anni dalla formazione dell’atto (trattandosi di adozione di minori ..), ma altresì la violazione dell’art.19, 2 D. Lgs. 30/6/2003, n.196, cosa che connota la fattispecie del reato considerato all’art. 167, 1 D. Lgs. 30/6/2003, n. 196.
Non solo, ma vi sarebbe anche, con una tale trasmissione (evidentemente, preceduta dal rilascio dell’estratto per copia integrale dell’atto di nascita) una violazione all’art. 28 L. 4/5/1983, n. 184. L’istigazione a commettere un reato è considerata agli artt. 414 e 415 CP ….
Con molta probabilità, il tutto potrebbe essere ricondotto ad una mera non conoscenza delle procedure, proprie del servizio di stato civile conseguenti, ma questo comporta che l’USC destinatario di un tale, abnorme, “ordine” debba valutare la misura in cui esso debba, o possa, essere eseguito. Per la serie: Nessuno è perfetto.


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