MAGGIOLI EDITORE - Servizidemografici.com


Election day, si vota al 10 marzo, ma a condizioni... ineludibili

“ ….. Una costruttiva conclusione della legislatura – dettata anche dalla serietà dei problemi che il paese ha di fronte e dall’acutezza di fenomeni di disagio sociale che si vanno manifestando – sconsigliano un affannoso succedersi di prove elettorali. …” così si legge nel comunicato della Presidenza della Repubblica del 1611/2012, emesso dopo un incontro “quadrangolare” (Presidente della Repubblica, Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, Presidente del C.d.M.), svoltosi sul tema dell’election day o meno ….. Il comunicato prosegue: “ …… E’ però indubbia, per valutazioni d’interesse generale, l’esigenza di un contestuale svolgimento delle elezioni nelle tre suddette Regioni. Si è a tale proposito ritenuta appropriata la data del 10 marzo 2013. Distinta, e rimessa all’esercizio di una prerogativa propria ed esclusiva del Presidente della Repubblica, è la questione delle elezioni per il rinnovo delle Camere. ….. Si attende dunque il verificarsi delle condizioni opportune per la decisione che la Costituzione riserva al Capo dello Stato. …”
Insomma, sembrerebbe proprio che, verificandosi tali “prioritarie ed ineludibili” condizioni,  forse possa anche pensarsi ad un election day, che, a quella data, non vedrebbe neppure tanto sovrapporsi la revisione dinamica straordinaria (che, a date differenziate, dovrebbe essere  oltretutto distinta per le elezioni relativa ad alcune regioni, rispetto a quelle per l’elezione dei 2 rami del  Parlamento) alle procedure proprie della revisione semestrale delle liste elettorali.
Probabilmente, queste considerazioni potrebbero essere anche  un po’ “egoistiche”,  o di visioni non così importanti come quelle di altra “strategia” elettorale, ma anche questi aspetti vanno messi nel conto.


www.servizidemografici.com