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Rapporto semestrale dell’Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti
Un quadro aggiornato al 2022 delle risorse dedicate ai rinnovi contrattuali e ai miglioramenti economici del personale della PA

È stato reso noto questa settimana il nuovo “Rapporto semestrale ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti”, nel quale si propone un quadro aggiornato al 2022 delle risorse dedicate ai rinnovi contrattuali e ai miglioramenti economici del personale della PA.

Le sezioni del Rapporto

Nella prima sezione viene presentato un quadro delle risorse finanziarie destinate ai rinnovi contrattuali della tornata contrattuale 2019/2021, aggiornato all’ultima legge di bilancio. Il rapporto considera le risorse già previste con la Legge di Bilancio 2021 e le ulteriori risorse previste dalla Legge di Bilancio 2022 per il conseguimento di alcuni obiettivi essenziali dettati dal “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, quali la revisione dei sistemi di classificazione ed il superamento dei limiti di crescita ai trattamenti accessori.
La seconda sezione del Rapporto approfondisce, come di consueto, la dinamica registrata per le retribuzioni contrattuali dei settori pubblici e privati. Si tratta di un focus specifico che prende in considerazione gli andamenti delle sole voci retributive con importi “tabellati” definiti nel contratto nazionale.

Lo stato delle cose nel pubblico impiego

Di fatto, negli ultimi dieci anni, la busta paga tipo del dipendente pubblico è cresciuta del 5%, cioè poco più della metà rispetto all’inflazione al rallentatore. Ai dirigenti è andata meglio, con un aumento del 9%. La differenza di ritmo nasce però soprattutto dalle parti di chi non ha i contratti nazionali, cioè professori universitari e magistrati che ricevono spinte più generose dai decreti di adeguamento dei loro compensi.
Le carte si rimescolano da quest’anno, si legge sul Sole 24 Ore di questa mattina, con l’entrata in vigore dei rinnovi 2019/2021 e con le tante risorse messe a disposizione soprattutto dalla Legge di Bilancio 2022. “Tra ordinamenti professionali, sblocco dei fondi decentrati, primo modulo della nuova tornata e risorse per categorie specifiche come infermieri, insegnanti o vigili del fuoco, per il pubblico impiego ci sono 2,6 miliardi che si aggiungono ai 6,3 miliardi movimentati dai contratti nazionali 2019/21. Un netto cambio di passo rispetto alla stasi del passato. Che arriva però mentre anche l’inflazione ha cambiato drasticamente ritmo”.

> IL RAPPORTO SEMESTRALE ARAN


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