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15° Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni: primi risultati.

L’ISTAT ha diffuso, ai mass media, i primi (e provvisori) risultati < link  per la newsletter da: http://www.istat.it/it/archivio/60154 > del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, da cui
risulterebbe (il condizionale si motiva per la provvisorietà dei dati) una popolazione residente di, circa, 59,5 milioni (di cui le donne rappresentano il 52%).
Ovviamente, poiché ai mass media non interessano sempre gli aspetti di un qualche rilievo, ma le “chicche”, si segnala il primato di Roma (o, Roma Capitale?) sia in termini di popolazione (2.612.068 abitanti, nulla rispetto ad alcune citta che viaggiano tra i 10 e 30 milioni di abitanti), sia in termini superficiari (1.308 kmq; da questo punto di vista l’ultimo posto è coperto da Fiera di Primiero – TN) , mentre il comune “mignon” ha 30 abitanti (Pedesina – SO). In termini di densità di popolazione il 1° posto spetta a Portici – NA (12.312 abit./kmq), mentre l’ultimo a Briga Alta – CN.
Dal punto di vista della presenza degli stranieri, nell’arco tra il precedente Censimento e questo, vi è stata, quasi, una triplicazione delle presenze, passando dal 23,4 al 63,4 %.
Per quanto riguarda le abitazioni, sono state rilevate 28,6 milioni (mentre gli edifici superano i 14 milioni), con un indice di occupazione dell’83,1 %: Peculiare la crescita delle c.d. abitazioni improprie, passate (sempre con riferimento ai 2 Censimenti generali successivi) da 23.336 a 71.101. La distribuzione geografica, per macro-aree, vede il 26,5% della popolazione al Nord, il 19,5% nelle Regioni del Centro, il 23,5% al Sud e l’11,2% nelle due isole maggiori. Tra l’altro, può essere interessante rilevare come il 70% dei comuni abbia meno di 5.000 abitanti (rappresentando il 17% della popolazione totale), mentre il 23% del totale abita in comuni con oltre 100.000 abitanti. Ma perché “dati provvisori”?
Non si tratta certo di una componente di natura qualitativa, cioè tale da far qualificare come poco attendibili, ma di dati che tengono conto di fenomeni, del tutto fisiologici, nei Censimenti generali in cui possono esservi i c.d. “sfuggiti”, le posizioni da “ri-definire”, ed altro. Non a caso, nei Mod. APR/4 sono presenti le caselline “comporta / non comporta conteggio”, strumentali alla corretta determinazione concernente il c.d. calcolo della popolazione, tenendo conto, anche, che la pubblicazione dei dati definitivi è, giuridicamente, quella che determina la “popolazione legale”, cui si connettono non pochi, né secondari effetti (es.: la composizione degli organi elettivi). Rispetto al tema del calcolo della popolazione e all’emanando regolamento previsto dall’art. 5 D.L. 9/2/2012, n. 5, convert. in L. 4/7/2012, n. 35, nonché, nelle more della sua emanazione, ed entrata in vigore, considerandosi, anche, la circolare del MIN n. 9 del 27/4/2012, non è da escludere che, in prossima prospettiva, si rilevino criticità sollo il profilo del calcolo della popolazione.


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